Petagna: «Il Napoli avrebbe dovuto vincere già l’anno scorso, quest’anno c’è stato il salto di qualità»
Alla Lega Serie A: «Sono sempre stato convinto che fosse una squadra fortissima, sono certo che porteranno a casa almeno un trofeo».

Db Monza 26/08/2022 - campionato di calcio serie A / Monza-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Petagna-Adam Masina
Sul sito della Lega Serie A un’intervista ad Andrea Petagna, ex Napoli oggi al Monza. E’ reduce da un problema al flessore. Dice di non vedere l’ora di ripartire e di essere soddisfatto della prima parte di stagione del Monza.
«A livello di squadra sicuramente. Abbiamo fatto un ottimo percorso e stiamo lavorando per raggiungere al più presto l’obiettivo salvezza. I primi momenti sono stati di adattamento alla Serie A perché molti compagni non ci avevano mai giocato. Poi da quando è arrivato mister Palladino abbiamo cambiato marcia: lui è molto preparato, ci alleniamo tanto e stiamo giocando molto bene. Ora dobbiamo solo andare avanti così».
E dal punto di vista personale? Petagna risponde:
«Considero questa prima parte di stagione nulla: nelle prime partite ho fatto fatica dopo un anno in cui ho giocato poco e dovevo ritrovare il ritmo partita, poi mi sono fatto male. Il mio apporto è stato quasi pari a zero. Sono felice per la squadra, molto meno per me, ma sto lavorando per far bene nel girone di ritorno».
Insomma, devi sempre dimostrare qualcosa…
«Ormai ci sono abituato, da quando sono andato via dal Milan e sono andato alla Samp ho sempre avuto enormi pressioni, tutti si aspettavano valanghe di gol. La svolta è stata a Bergamo, ho ottenuto anche la mia prima chiamata in Nazionale e poi con la Spal ho segnato 17 reti stagionali. Devo sempre dimostrare qualcosa, ma fa parte del mio carattere. Ora sto rosicando perchè qui non mi sono ancora imposto. Non vedo l’ora di mettere in mostra le mie qualità e ripagare la fiducia del dottor Galliani e della società!».
Petagna parla del rapporto che ha con Galliani.
«L’ho conosciuto che ero un ragazzino e mi ha fatto firmare i primi contratti al Milan. Ci siamo sempre sentiti negli anni, quando il Monza è stato promosso in Serie A TIM sono stato uno dei primi a complimentarmi e poi quando c’è stata la possibilità sono venuto qui senza pensarci due volte: il Monza è una squadra paragonabile al Milan per organizzazione, centro sportivo e anche lo stadio è bellissimo. E poi la tifoseria è molto calda e appassionata».
Che tipo di squadra è il Monza? Petagna risponde:
«Siamo giovani e affamati! Il Mister sta lavorando molto a livello mentale. Il suo arrivo è stato il momento chiave: sono tornati un po’ di sorrisi nel gruppo e gli allenamenti hanno cambiato ritmo, perché partendo tutti da zero agli occhi del nuovo allenatore c’è stata subito più intensità. Si respirava un’atmosfera diversa, sapevo che con la Juve avremmo vinto, da li è partito tutto!».
Com’è lavorare con Mister Palladino? Che tipo di allenatore è?
«Abbiamo un bel rapporto, lui, avendo appena smesso, capisce i momenti, quando bastonare e quando farci una carezza. E poi devo dire che non lavoravo così tanto dai tempi di Gasperini: facciamo 10/11 km durante gli allenamenti e poi naturalmente in partita andiamo più forte».
Cosa fai di solito prima delle partite? Come ti concentri?
«Prima della partita ascolto musica fino a un minuto prima di uscire a scaldarmi: mi rilassa e mi aiuta a concentrarmi. Poi ho una scaramanzia legata ai parastinchi: l’ordine in cui li indosso cambia e dipende se nella partita prima ho fatto gol!».
Petagna parla anche del Napoli e dei suoi ex compagni, protagonisti di una partenza di campionato eccezionale.
«Ho fatto il ritiro con loro in estate e sono sempre stato convinto che il Napoli fosse una squadra fortissima con individualità incredibili e giocatori di talento cristallino. Già l’anno scorso avremmo dovuto vincere, poi quest’anno con Kvaratskhelia hanno aumentato ancora il tasso tecnico e probabilmente hanno fatto il salto di qualità. Sono convinto che porteranno a casa almeno un trofeo».