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Ounas: «Col senno di poi non avrei mai firmato col Napoli»

A La Voix Du Nord. «Feci una scelta sbagliata. Avrei dovuto fare la terza stagione a Bordeaux o sarei dovuto andare alla Roma, che mi voleva anche dopo la partenza di Salah»

Ounas: «Col senno di poi non avrei mai firmato col Napoli»
Foto dall'account Twitter di Adam Ounas

La Voix Du Nord dedica un approfondimento all’ex Napoli Adam Ounas, ora in forza al Lille. L’esterno francese, intervistato, ha rilasciato anche alcune dichiarazioni polemiche sulla sua esperienza in Italia.

«Con il senno di poi – assicura il franco-algerinonon avrei mai firmato col Napoli. Avrei fatto la terza stagione a Bordeaux, o al massimo sarei andato alla Roma, che mi voleva anche dopo la partenza di Salah direzione Liverpool. Le scelte, nella carriera di un calciatore, sono importanti. Io andando al Napoli ne ho fatta una infelice, e Crotone mi ha aprì gli occhi. Mia moglie mi ha chiese di svegliarmi. Oggi, con la mia famiglia, siamo felici di essere tornati in Francia e a Lille».

Aveva chiesto informazioni su di lui anche il Marsiglia. Ounas rivela anche di una videochiamata con Paolo Maldini per il Milan, due estati fa, ma il Napoli chiese 25 milioni di euro. Quindi il ritorno in Francia dove è conosciuto nel 2008.

«Eravamo una generazione molto conosciuta nel settore. Noi, poco più di dieci anni, giocavamo insieme agli under 16 e agli under 17. È una generazione che ha traumatizzato diversi bambini, mi ha detto ancora una volta un amico questa settimana. Gli osservatori del Monaco recuperarono direttamente i recapiti dei nostri genitori, perché i vertici di Tours strappavano le lettere dei club che ci chiedevano degli stage. Il Monaco ci mandò i biglietti aerei. Poi si venne a sapere e per un mese ci allenammo separatamente. Fummo messi fuori rosa come i grandi, ma avevamo solo 11 anni…»

Ha vinto la Coppa d’Africa nel 2019 segnando tre gol e trasformando il rigore contro la Costa d’Avorio. In finale i Fennec dominarono per la seconda volta il Senegal.

«Fu un momento eccezionale perché i nostri tifosi lo aspettavano da 29 anni. Eravamo pronti come non mai. La squadra era unita. L’atmosfera fu fantastica quando tornammo. Ci sono volute sei ore di autobus per fare i 20 chilometri tra l’aeroporto e il centro città. C’erano quattro milioni di persone che ci aspettavano. Alcuni ballavano in autostrada…»

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