Libero: il Napoli dei record è nato a Dimaro: ritiro duro, niente tournée ben pagate ma inutili

Allenamenti duri, niente distrazioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, una squadra turbo. Spalletti: «Leggo tante cose ma la sosta ci farà bene»

spalletti Libero

Db Dimaro (Tn) 14/07/2022 - amichevole / Napoli-Anaune Val di Non / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Libero applaude il Napoli, lo celebra. Il quotidiano da settimane riconosce alla squadra di Spalletti i meriti che si è conquistata sul campo (lontano dai riti apotropaici della Gazzetta). Scrive di media da guinness dei primati e riconosce la bontà della scelta estiva con il ritiro classico a Dimaro evitando così inutili e sfibranti tournée in giro per il mondo.

Ecco cosa scrive il quotidiano Libero:

Roba da Guinness dei primati visto che in 14 partite la squadra di Spalletti è riuscita a conquistare una media di 2,5 punti a partita con 37 reti segnate e 12 subite. Una musica celestiale che il tecnico santifica così: «La sosta? Molti pensano e dicono tante cose. Io dico che ci può fare bene. Allenandoci al meglio». E ha ragione Big Luciano perché il segreto di tutto va scovato in estate, quando c’erano 40 gradi e tutte le big volavano per il mondo impegnate in lucrose, ben pagate ma inutili tournée estive. Spalletti e la società hanno fatto un’altra scelta: tanti giorni nel fresco di Dimaro, allenamenti duri, niente distrazioni, niente viaggi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una squadra turbo, uomini che per tre mesi sono andati come missili, vittorie in serie anche quando mancava dapprima Osimhen e, ora, Kvaravaggio. È l’orchestra a funzionare, i solisti danno meravigliosi acuti in più. Non è poco, forse è tutto. Ci rivediamo a gennaio. 

Ieri in conferenza Spalletti ha detto del suo Napoli e dei suoi metodi di allenamento:

«Il modo di lavorare è uguale per tutti quelli che fanno questo mestiere, io sono fortunato perché ho dei collaboratori molto bravi e una società che cerca di metterci a disposizione tutto quello che ci vuole e poi le qualità dei calciatori che sono tante e che si possono aumentare. Io lo so perché li vedo tutti i giorni e so che possiamo mettere qualcosa di più, bisogna crescere in alcune cose e sono convinto che lo faremo, poi però c’è la lunghezza del campionato e gli infortuni che non possiamo conoscere».

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