I deputati hanno adottato una risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Qatar con focus sui lavoratori morti e sulla comunità LGBTQ+
Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Qatar, in occasione del Mondiale. Calcio e Finanza ne scrive. Il testo è stato adottato per alzata in mano. In esso i deputati sottolineano il contesto nell’ambito del quale è avvenuta l’aggiudicazione della competizione al Qatar. Si parla di un
«contesto di accuse credibili di corruzione e concussione, e deplorano la morte e gli infortuni di migliaia di lavoratori migranti, principalmente nel settore delle costruzioni, che hanno aiutato il paese a prepararsi per il torneo».
Il Parlamento Europeo parla della Fifa come di un organismo in cui la corruzione è «dilagante, sistemica e profondamente radicata». I deputati inoltre deplorano la mancanza di trasparenza e la chiara mancanza di una valutazione responsabile dei rischi che ha caratterizzato la scelta del Qatar come paese ospitante del Mondiale, sottolineando come la FIFA abbia seriamente danneggiato l’immagine e l’integrità del calcio mondiale.
Il Parlamento esorta i Paesi Ue, in particolare quelli con grandi leghe nazionali di calcio, come la Germania, la Francia, l’Italia e la Spagna, a esercitare pressioni sulla UEFA e sulla FIFA affinché quest’ultima si impegni a realizzare riforme fondamentali. Tra queste, l’introduzione di procedure democratiche e trasparenti per l’assegnazione dei Mondiali di calcio e la rigorosa applicazione dei diritti umani e dei criteri di sostenibilità per i paesi ospitanti.
Nella risoluzione si legge:
«gli eventi sportivi internazionali non dovrebbero essere assegnati ai paesi che violano i diritti fondamentali e umani e dove la violenza di genere è sistematica».
I deputati esortano anche le autorità del Qatar «a condurre un’indagine esaustiva sulle morti» dei lavoratori utilizzati in Qatar e incita il Paese a migliorare le condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori.
I deputati contestano inoltre gli abusi perpetrati dalle autorità del Paese nei confronti della comunità LGBTQ+ ed esortano il Qatar a lavorare per garantire la parità di genere.