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Domenicali: «Bagnaia è equilibrato e gentile, ma con il casco si trasforma. Meglio restare a distanza»

Al CorSera: «Cambia proprio faccia, la gentilezza è un ricordo. Entra in uno stato di concentrazione assoluta. Ha un talento straordinario».

Domenicali: «Bagnaia è equilibrato e gentile, ma con il casco si trasforma. Meglio restare a distanza»

Sul Corriere della Sera un’intervista a Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati. Oggi Pecco Bagnaia potrebbe portare il secondo titolo piloti nella MotoGp, a 15 anni dal primo firmato Casey Stoner.

«Merito a Casey. Però quel Mondiale è stato uno sparo isolato, arrivato soprattutto grazie a un pilota straordinario che è riuscito a sfruttare una moto molto performante ma difficile. Ora la moto è veloce con piloti diversi».

Che cosa c’è dietro al Reparto Corse?

«Oltre cento persone. Tecnologia prima di tutto. Un approccio basato sull’analisi dei dati. Poi bisogna gestire uomini, è il bello del motociclismo: ognuna di queste due componenti pesa per il 50%».

Dov’è che siete cresciuti di più?

«Sotto quest’ultimo profilo abbiamo fatto grossi passi avanti per costruire lo spirito di squadra. Le faccio un esempio: ogni inverno il team manager Davide Tardozzi organizza sessioni di allenamento in cui i nostri otto piloti girano insieme».

Bagnaia visto dal capo, chi è Pecco?

«Equilibrato, gentile, educato. Legatissimo alla famiglia, qui è con i genitori e con i nonni. Ma con il casco si trasforma… Cambia proprio faccia, la gentilezza è un ricordo. È meglio restare a distanza, entra in uno stato di concentrazione assoluta. Ha un talento straordinario, ha vinto la sua prima gara poco più di un anno fa, ad Aragon. E non si è più fermato».

Non le fa strano che possa essere lui a completare quell’impresa che Valentino Rossi con la Ducati ha mancato?

«Purtroppo noi con Valentino non eravamo pronti. Avevamo una moto cucita addosso a Stoner e abbiamo faticato a cambiarla. Però la maggior parte delle persone che hanno lavorato su quel progetto sono ancora con noi. Nel frattempo, ci siamo concentrati sulla guidabilità e ha pagato. Abbiamo sperimentato molto su spinta di Gigi Dall’Igna».

Bagnaia e Bastianini insieme l’anno prossimo. Teme la rivalità?

«Sono i più vincenti del 2022, la competizione interna è certa. Ma hanno dimostrato di poter competere in modo leale e con rispetto, ed è ciò che vogliamo. Offriremo un motivo d’interesse in più al campionato e agli italiani».

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