Sul CorSport. Ventrone lavorava con la Primavera azzurra, Ranieri lo chiamò in prima squadra. Lippi se ne innamorò e lo volle alla Juve

Sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ricorda Gian Piero Ventrone, l’ex preparatore atletico della Juventus famoso per i suoi metodi da marine. È morto ieri a Napoli, a 62 anni, per una leucemia fulminante. Attualmente era al Tottenham nello staff di Antonio Conte. Zazzaroni ne ricorda gli esordi in carriera. Fu Claudio Ranieri a dargli fiducia, quando lavorava con la Primavera del Napoli. Proprio a Ventrone, Ranieri affidò il recupero di Di Napoli e lo chiamò con sé in prima squadra. Fu lì che Lippi se ne innamorò al punto da volerlo alla Juventus.
“Gian Piero era più avanti degli altri. Il padre gli aveva lasciato un po’ di denaro e lui lo investì in strumenti per il lavoro (cardiofrequenzimetri e altro). Trent’anni fa fu Claudio Ranieri, consigliato dall’allora assessore allo sport di Pozzuoli, a dare fiducia al giovane che faceva correre la Primavera del Napoli: gli affidò il recupero di De Napoli e in seguito lo volle in prima squadra. Sempre a Napoli Marcello Lippi si innamorò del sistema Ventrone al punto che un anno dopo portò Gian Piero alla Juve. Nel frattempo il Nostro si era evoluto”.
“Il suo must, la forza: sul potenziamento atletico e sulla resistenza si concentrò con passione. Quando Lippi lasciò la Juve per l’Inter, fu Moggi a dividere la coppia: ricco contratto quinquennale. Ventrone non fece parte dell’avventura azzurra 2006: Marcello scelse Gaudino. Il resto di una storia importante parla di Cina con Capello (Suning) e Cannavaro (Evergrande), infine di Tottenham con Conte, devastato dal dolore per la perdita dell’amico e collaboratore. «Fino a cinque giorni fa Gian Piero era qui con noi» mi ha raccontato Fabio Paratici, piangente, quando ho cercato la conferma della terribile voce. Che purtroppo ho ottenuto. Ventrone ha cambiato la preparazione atletica. Dell’uomo non dimenticheremo il sorriso, l’affabilità, la semplicità”.