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Nessun impatto sul titolo in Borsa della Juve: gli operatori davano per scontata l’eliminazione

Lo riporta Calcio&Finanza. Alle 11.30 le azioni del club bianconero viaggiavano in positivo a 0,2960 euro, in risalita rispetto al crollo di ieri

Nessun impatto sul titolo in Borsa della Juve: gli operatori davano per scontata l’eliminazione
Torino 15/10/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Juventus / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Dusan Vlahovic ONLY ITALY

L’eliminazione dalla Champions non ha avuto impatto sul titolo in Borsa della Juve: gli operatori, molto probabilmente, davano per scontata l’eliminazione dopo il crollo della settimana scorsa contro il Maccabi. È quanto scrive il noto portale Calcio & Finanza, secondo cui  «alle 11.30 le azioni del club bianconero viaggiavano in positivo a 0,2960 euro (+1,7% circa), con alti volumi (4,1 milioni di pezzi scambiati su una media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a 4,9 milioni) e una capitalizzazione di Borsa risalita a 745 milioni di euro». 

È una buona notizia per la Juve, visto il crollo del 5% di ieri, in concomitanza con il susseguirsi di notizie sull’inchiesta delle plusvalenze.

Calcio & Finanza dedica pure un approfondimento ai guadagni dei bianconeri in questa edizione della Champions League. Le casse chiaramente risentono dell’eliminazione.

«L’eliminazione ai gironi ha un impatto economico rilevante per il club bianconero. Attualmente, la Juventus ha incassato poco più di 52 milioni di euro con il suo percorso in Champions League. Una cifra che tiene conto della quota minima di market pool (che può ancora essere rivista al rialzo) e già depurata della multa imposta dalla UEFA per le violazioni del Fair Play Finanziario (3,5 milioni di euro). Ma quanti soldi mancheranno dalle casse dei bianconeri con questa uscita anticipata dal torneo? Guardando solamente ai bonus per i risultati, tra i successi nel girone (la Juve doveva ottenere due vittorie per poter sperare di passare) e il passaggio agli ottavi, la società avrebbe messo in cassa 15,1 milioni di euro in più».

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