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Le Parisien: «Mbappé al Psg guadagna 6 milioni di euro al mese, 630 milioni in tre anni con i bonus»

Scoop del giornale francese: “E’ l’accordo più oneroso della storia dello sport, va a lui un quarto dell’intero budget della squadra”

Le Parisien: «Mbappé al Psg guadagna 6 milioni di euro al mese, 630 milioni in tre anni con i bonus»
Parigi (Francia) 12/10/2022 - Champions League / Paris Saint Germain-Benfica / foto Imago/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe’ ONLY ITALY

Hai voglia a ripetere che il problema non era i soldi. Intanto quella tra Kylian Mbappé e il Psg non può che essere – anche – una questione di soldi. Che Le Parisien, in esclusiva, mette nero su bianco nei particolari. Lo definisce “il contratto del secolo”, “senza precedenti”, “il più grande mai firmato nella storia dello sport”. Per il giornale francese “Mbappé sta rivoluzionando il genere, riscrivendo tutti i confini del suo mondo”.

Le Parisien ha letto il contratto di Mbappé firmato tra il 20 e il 21 maggio. Un accordo da 72 milioni di euro di stipendio lordo all’anno.

“Secondo fonti esperte e concordanti, si tratta inizialmente di un contratto biennale con anno facoltativo. Chiarimento importante: solo il giocatore ha il controllo di questa opzione. Può quindi partire libero, se vuole, nel giugno 2024. Questo non è un dettaglio banale e costringe il PSG qualunque cosa accada a rinegoziare con lui quest’estate”.

“Contrariamente a quanto si fa regolarmente, non c’è alcuna clausola relativa ai risultati sportivi. Che vinca la Champions con il Paris, che sia Pallone d’Oro il prossimo anno non cambierà nulla. Il contratto tra Kylian Mbappé e il PSG era costruito attorno a tre assi: lo stipendio e due forme di bonus. Cominciamo con lo stipendio. È costante su tre anni, a 72 milioni di euro lordi nell’anno. Ovvero 6 milioni di euro lordi al mese (2,7 milioni al netto delle tasse). Circa tre volte di più di quanto ha guadagnato la scorsa stagione”.

“A questo si aggiunge un primo bonus: un bonus alla firma. Ciò ammonterebbe a 180 milioni di euro (sempre lordi), pagati in tre rate. Il pagamento è dilazionato, la somma è fissa”.

“Questo non è il caso della terza parte del contratto. Si tratta di un bonus fedeltà, un metodo di remunerazione piuttosto recente dal nome falsamente evocativo. C’era questo schema durante il prolungamento di Neymar al Barcellona nel 2016, prima di passare al Paris nel 2017. Lo stesso per Leo Messi quando ha firmato il suo ultimo contratto con il Barcellona (nel 2017 per un periodo di 4 anni). È un modo per indirizzare i salari in modo diverso, per evitare di gonfiarli troppo. Uno schema immaginato dai club che può anche aiutare a rimanere nel segno del fair play finanziario della Uefa”.

“Per Messi, il premio del Barcellona è stato di 78 milioni di euro. Quello di Kylian Mbappé è scalabile. Pagato alla fine di ogni finestra di mercato estiva se è ancora lì. Il primo, che deve quindi aver ricevuto, è di 70 milioni di euro lordi. Il secondo, previsto per settembre 2023, sarebbe di circa 80 milioni di euro. E se il campione del mondo esercitasse l’opzione del terzo anno, e quindi fosse ancora parigino a settembre 2024 dopo i Giochi, il PSG gli pagherebbe 90 milioni di euro”. Al netto di contributi sociali e salariali e delle imposte sul reddito “gli resta il 45% degli importi lordi”.

Stiamo parlando di cifre lunari. “Se il giocatore arrivasse a scadenza di contratto (3 anni quindi), prenderebbe oltre 630 milioni di euro lordi (circa 282 milioni netti). Ridotto all’anno (210 milioni di euro), rappresenta un quarto del budget del club. Questo è il più grande contratto mai firmato da un atleta, tutte le discipline messe insieme. Se resterà solo due anni, il PSG gli avrà pagato circa 480 milioni di euro. E 325 milioni se partisse quest’estate…”

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