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Gazzetta: la Juve pronta a scelte drastiche, via chi non si sacrifica e rinnovi bloccati

Agnelli mai così arrabbiato dopo il ko di Haifa. A muso duro contro la squadra spalleggiato da Nedved. Da adesso ai Mondiali tutti sotto esame

Gazzetta: la Juve pronta a scelte drastiche, via chi non si sacrifica e rinnovi bloccati
Mg Torino 14/09/2022 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved

La Juve pronta a scelte drastiche: via chi non si sacrifica e rinnovi bloccati.

La Juventus ha intrapreso la strada del pugno duro. Agnelli ha parlato di vergogna, dopo Haifa. Allegri ha mandato tutti in ritiro. Ora il club mette tutti sotto esame ed è pronto a liberarsi di chi non si sacrifica, anche a costo di rimetterci soldi. Sono bloccati anche i rinnovi. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

“Alla Juventus in questo momento sono tutti sotto esame, nessuno escluso, e non sarà più consentito di sbagliare. È questo il succo del discorso alla squadra che il presidente ha fatto martedì sera negli spogliatoi del Sammy Oner, poco prima di presentarsi davanti a televisioni e giornali. Chi bazzica la Juve da diversi anni racconta di non aver mai visto Agnelli così arrabbiato e deluso. Diretto e senza fronzoli, è andato giù a muso duro, spalleggiato dal vice Pavel Nedved, che condivideva la stessa rabbia e la stessa amarezza. L’obiettivo del presidente è togliere ai giocatori l’alibi dell’allenatore, inchiodandoli alle proprie responsabilità”.

“Da questo momento in poi ogni singolo componente della Juventus verrà valutato in base al suo rendimento da qui alla sosta per il Mondiale e la società è pronta anche a fare scelte drastiche per il bene della Signora. Significa che le zavorre — ovvero chi non si mostrerà disposto a sacrificarsi per il bene comune — saranno allontanate, anche a costo di rimetterci dei soldi”.

“Nedved ha rincarato la dose aggiungendo altre parole di fuoco e mettendo in stand by ogni trattativa per i rinnovi, anche per chi aveva già cominciato a parlarne (come Danilo): prima i risultati, poi il resto”.

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