Su Il Giornale. Quello che hanno fatto Spalletti e il Napoli in Champions non ha uguali in Italia. Merito del tecnico, della squadra, di Giuntoli e del presidente

Quello che hanno fatto Spalletti e il Napoli in Champions non ha uguali in Italia. Lo scrive Tony Damascelli su Il Giornale. Bravi tutti. Dall’allenatore, le cui doti professionali non è possibile discutere, passando per il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, e le sue scelte di mercato che hanno costruito la nuova squadra. Bravo anche De Laurentiis, che incredibilmente ha spento il microfono. Il presidente del Napoli ha smesso di prodursi in esternazioni folkloristiche che tanto spesso hanno portato disequilibrio e malumore nell’ambiente Napoli. Spesso, in passato, le sue dichiarazioni hanno creato scompiglio.
“Il Napoli, su tutti, prima di tutte. Poi le altre, nel bene e nel male. L’Europa della Champions ha dato risposte chiare, in alcuni casi terribili e riguardano ovviamente la Juventus. Ma quello che ha fatto Luciano Spalletti e la sua squadra non ha memorie anche per i nostri grandi club che hanno conquistato la coppa, quella dei campioni e la Champions League. Vincere giocando un football di qualità e di disciplina tattica significa avere raggiunto l’autostima e la consapevolezza del proprio potenziale, senza bruciare energie, senza concludere da sfiniti e logori gli impegni nostrani e continentali, la linea è costante, il merito è dell’allenatore sulle cui doti professionali non si può e non si deve discutere, eventualmente sugli spigoli di un carattere mai solare, il merito è di un gruppo che si è fatto squadra, il merito è di Giuntoli e delle sue scelte di mercato, infine il merito è di De Laurentiis che ha imprevedibilmente chiuso il microfono, cancellando certe esternazioni folkloristiche”.