Bargiggia: «Il Napoli ha una rosa profondissima, ha vinto senza Anguissa, Rrahmani e Raspadori»

A 1 Station Radio: «Un capolavoro di Giuntoli. I meriti vanno attribuiti anche a Spalletti. Il Napoli non interverrà sul mercato a gennaio»

napoli Colpo di testa premier

As Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Chris Smalling

Paolo Bargiggia, giornalista esperto di calciomercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “1 Football Club”, programma in onda su 1 Station Radio. Ha commentato la gara di ieri dell’Olimpico, tra Roma e Napoli, vinta dalla squadra di Luciano Spalletti per 1-0, con un gol di Osimhen.

«Le dichiarazioni di Mourinho sono decisamente farneticanti. Ha dichiarato che il Napoli non meritava di vincere. La Roma è una squadra isterica, non ha giocato a calcio ieri, ma era tutta schierata in difesa. Nella ripresa gli azzurri hanno creato tante occasioni da gol. Le condizioni del terreno di gioco dell’Olimpico, inoltre, erano indegne, il campo non ha favorito il calcio degli ospiti. Spalletti è uscito vincitore dallo scontro con José, ha schierato Osimhen dal 1′ rinunciando al pupillo Raspadori, il quale avrebbe fatto fatica con la difesa giallorossa molto fisica. Lo stesso discorso vale per l’opzione Olivera al posto di Mario Rui. I partenopei hanno meritato di vincere; mostruosa comunque la rete di Victor. Nella prossima estate arriveranno tante offerte per questo calciatore. Il Napoli ha vinto anche senza Rrahmani e Anguissa, un successo fantastico».

Bargiggia parla di rosa profondissima a disposizione di Luciano Spalletti.

«Assolutamente, è profondissima. Luciano ha tante soluzioni in attacco. Ndombele è stato prelevato in prestito dal Tottenham, è presente Elmas in panchina ed è stato acquistato anche Olivera come sostituto di Mario Rui. Un capolavoro di Giuntoli. I meriti vanno attribuiti anche a Spalletti, il quale a partire dalla sfida con il Lecce non ha sbagliato più nulla».

È cambiato qualcosa per il tecnico?

«Sembra più sicuro di sé e maggiormente sereno, sta godendo dell’apporto della società. Luciano si sta affidando anche a Kim, il quale sta rendendo tutto più semplice. Il Napoli, infatti, non interverrà sul mercato a gennaio. Non è alla ricerca di un sostituto di Di Lorenzo, anche perché è presente Zanoli in squadra. Non sarà ingaggiata neppure un’alternativa di Kvara, Solbakken andrà alla Roma. Per quanto concerne il riscatto di Ndombele, il Napoli attualmente è tiepido. Tanguy sta facendo fatica a salire di livello, recupera poco e non offre un grosso apporto difensivo. Se comincerà la dirigenza, sarà offerta una cifra che oscilla tra i 12 e i 15 milioni di euro, non sicuramente 30».

Mancano un vice-Anguissa e un vice-Kvara?

«Elmas e Ndombele sono i sostituiti del camerunese. Per quanto concerne un eventuale sostituto di Kvara, non sarà ingaggiato nessuno. Lozano eventualmente potrebbe essere collocato sulla corsia mancina, anche perché non è nelle idee del Napoli intervenire sul mercato».

Ieri Spalletti sembrava un allenatore sicuro come Pioli nella passata stagione.

«Non hanno lo stesso carattere. Luciano sicuramente è più tranquillo, come anche tutto il gruppo azzurro. Anche De Laurentiis sembra più sereno. Rispetto a Stefano, sono due tecnici differenti dal punto di vista caratteriale. Spalletti è più filosofico, e sembra essere disposto a dialogare nell’interazione con i dirigenti. Se non fosse stato così, dopo la gara di Lecce e il confronto con il ds Giuntoli, avrebbe riscontrato delle difficoltà. È anche molto umile calcisticamente parlando».

Mourinho è solito impostare un clima particolare?

«È un incendiario, anche il suo linguaggio del corpo è sempre al limite della provocazioni. Gioca un calcio alla Far West. Karsdorp ha interpretato alla perfezione lo spirito del tecnico portoghese, ha dimostrato la filosofia del suo allenatore. Questa è la Roma di Mourinho. cCome si fa sviluppare il gioco in questo modo? È una squadra che non fa calcio, José è questo genere di allenatore. È abbastanza penoso, con il gioco dovrebbe dimostrare il reale valore della rosa giallorossa, ma non riesce in questo. Karsdorp e tutti i calciatori della squadra sono i veri soldati di Mourinho. Fui critico quando la dirigenza capitolina decise di ingaggiare l’allenatore: non è mai contento, incendia le casse finanziarie del club. Avrebbe disputato una stagione fallimentare l’anno scorso se non avesse vinto la Conference».

 

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