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Spalletti con le rose in segno di solidarietà alle donne iraniane

L’allenatore in conferenza stampa: «sono per Mahsa Amini e Hadis Najafi» diventate tragicamente simboli della ribellione al regime degli ayatollah

Spalletti con le rose in segno di solidarietà alle donne iraniane

Spalletti con le rose in segno di solidarietà alle donne iraniane

Luciano Spalletti si presenta in conferenza con rose rosse e a domanda risponde. «Sono per Mahsa Amini e Hadis Najafi». Sono due donne simbolo della rivoluzione che le donne stanno portando avanti in Iran. Mahsa Amini è stata uccisa dopo essere stata arrestata perché portava male il velo. E il suo omicidio – da parte della repressione del regime degli ayatollah – ha scatenato la rivolta. Hadis Najafi è una ragazza uccisa – sparata in faccia – per aver partecipato alla protesta senza velo. Anche se la notizia non è stata confermata da tutti i media. Di lei è diventato tristemente virale il video che la immortala mentre si lega i capelli in piazza.

Una ribellione di cui si parla poco, Luciano Spalletti ha voluto tenere alta l’attenzione mediatica sulla battaglia che stanno coraggiosamente combattendo le donne iraniane.

Queste le dichiarazioni della madre di Hadis riprese dall’Adn Kronos:

“Da quando è morta Hadis non sto per niente bene, mi tengono in piedi pillole e iniezioni”, ha dichiarato la donna, aggiungendo che Hadis è morta per essere scesa in strada per protestare contro quanto accaduto a Mahsa e contro l’hijab obbligatorio. “L’hanno colpita all’addome, al collo e al cuore”, ha proseguito, sottolineando che quando la figlia è stata uccisa “siamo andati in ospedale, ma ci hanno detto che lei non era lì. Ci offendevano e non ci permettevano di entrare e vedere il corpo. Poi un signore della sicurezza ha avuto pietà di noi e ci ha detto: ‘vostra figlia si trova all’obitorio, vi trattengono qui per poi arrestarvi’. Allora siamo scappati”.

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