Repubblica: Allegri è un uomo solo. Finge serenità ma è tormentato dalle voci di esonero
Convive con i fantasmi di Tuchel e di Paulo Sousa, il rapporto con la squadra è incrinato e ci sono tifosi che sperano in una sconfitta col Monza

Db Torino 31/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
La partita che attende la Juventus oggi, contro il Monza, è uno snodo importante per Massimiliano Allegri, che oggi per vincere dovrà affidarsi alla sua squadra. Repubblica scrive:
“Il destino di Max Allegri è nelle mani dei suoi stessi calciatori. Passi falsi, frizioni e gli sfoghi del tecnico sfuggiti al controllo del club hanno scaldato l’ambiente bianconero”.
Il clima all’interno della Juventus è teso, si intravedono già le ombre di due possibili successori: Tuchel e Sousa.
“Il clima è teso, la società non ha preso posizione a difesa del tecnico, evidenziando la spaccatura interna, e nelle tifoseria, spaccata, c’è pure chi spera in un masochistico ko per cambiare allenatore. Tutto questo per il club che ha vinto 9 degli ultimi 11 scudetti”.
“Vincere oggi a Monza sarà fondamentale per allontanare gli spettri di Thomas Tuchel e Paulo Sousa, scomodi antagonisti per la panchina più a rischio, ma anche ambita, delle big d’Europa”.
Allegri non è più tutt’uno con i suoi giocatori.
“Il rapporto con la squadra si è incrinato, almeno con una parte, e l’amore con Di Maria non è ancora sbocciato”.
Il tecnico è preoccupato:
“Allegri è solo e preoccupato, le voci su un possibile avvicendamento in panchina sembrano divertirlo («mi mancavano, se c’è un mezzo risultato sono in discussione») ma lo tormentano. Con la spada di Damocle della Champions ad oscillare sul suo capo, vincere in campionato potrebbe non bastare. Sarà fondamentale conquistare gli ottavi di Champions”.