Il perfetto biglietto da visita della città. Funziona un solo distributore con Cicerone abusivo annesso. E scorre acqua in omaggio a Bergman

Se piazza Garibaldi è il biglietto da visita della città, il primo impatto dei turisti con Napoli, beh possiamo dire che riflette perfettamente quel che troveranno: disorganizzazione, inefficienza, inesistente rispetto per il cittadino. Potremmo essere più volgari, c’è una parola che sintetizzerebbe perfettamente il tutto ma sopravvoliamo. Diciamo che il pensiero è corso alle opere di Tom Wesselmann di cui si parla nel film “Il mistero di Bellavista”.
Eravamo già stati qui due settimane fa, all’ingresso della linea 1 della metropolitana e avevamo trovato in funzione una sola macchinetta per la distribuzione automatica dei biglietti. Una su cinque. Due settimane dopo, la situazione è identica. Una su cinque e su due distributori è assente il biglietto fuori servizio. Insomma non è cambiato niente. O meglio, quasi niente.
Lo spettacolo che si para davanti una volta giunti all’ingresso della metropolitana è da girone dantesco, il termine vergognoso non rende l’idea. Ci sono due file piuttosto consistenti, composte da tanti stranieri dalle facce sgomente. Una che va verso il botteghino dove c’è un dipendente che vende i biglietti. Fila che procede molto lentamente. L’altra è la fila di quelli che, ignari, si affidano ai distributori automatici. Abituati nelle loro città alla presenza di numerose macchinette, si mettono in fila. Presto si accorgono che ne funziona soltanto una. E vicino a quella ovviamente si è piazzato l’aiutante, possiamo definirlo il parcheggiatore abusivo dei distributori automatici, che fa da Cicerone nell’universo delle schermate.
In soldoni, per fare un biglietti ci si può impiegare anche venti o trenta minuti. Roba da ventesimo mondo. E nel frattempo bisogna anche stare attenti a non bagnarsi. Perché lì sotto piove anche se in cielo c’è il sole. Ma nella notte c’è stata pioggia e quindi non mancare la goccia che – attenzione – è solamente un omaggio che ovviamente è un’installazione voluta dalla giunta del sapere del Comune di Napoli in omaggio a Bergman. Sussurri e grida in attesa di un biglietto.