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L’Italia di Mancini ricorda quando a scuola la prof annunciava le interrogazioni di matematica

La grande fuga. Chi “ha un problemino”, chi “non è al meglio”…. Altrove non è così, giocano tutti i big. Non a caso noi al Mondiale non ci andiamo

L’Italia di Mancini ricorda quando a scuola la prof annunciava le interrogazioni di matematica
Db Bologna 04/06/2022 - Uefa Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Pellegrini

«Punto, due punti, punto e virgola…ma sì, fai vedere che abbondiamo, sennò dicono che siamo provinciali, siamo tirati»: sono Totò e Peppino, che annunciano in una delle scene cult del cinema italiano “la grande moria delle vacche“. Vi diamo uno spoiler esclusivo: il principe della risata non si riferiva a quanto puntualmente accade, oramai da qualche anno, alla Nazionale italiana. Meglio specificarlo, perché in realtà sembra proprio che a Coverciano ci sia la moria delle vacche. Alla chiamata del cittì, tutti infortunati. Qualcun altro, pure bravo (tipo Zaniolo) non era stato convocato. E via che si gioca con la terza, con la quarta, con la quinta squadra. Come se la Nazionale italiana potesse permettersi qualche altra pessima figura.

Non ha fatto eccezione quest’ennesimo ciclo di guai, che arriva puntuale alla vigilia di una partita di Nations League, l’inutile competizione (che fa schifo proprio a tutti, nessuno escluso) che la Uefa s’è inventata per rendere meno soporifere le soste in assenza delle gare di qualificazione ai Mondiali e alle coppe continentali. Stasera si gioca Italia – Inghilterra, ci sono 40.000 biglietti venduti al Meazza (la gente la Nazionale continua a seguirla) ma gli azzurri latitano. Stamattina è stato infatti annunciato l’ultimo stop, quello di Immobile. Il centravanti della Lazio non sarà convocato, ha “un problemino muscolare” non meglio specificato. Non si capisce bene di che natura, di che entità. Sta di fatto che stasera non gioca. Prima di lui, avevano già dato forfait Pellegrini, Verratti, Tonali e Politano (che al momento ci sembra l’unico col certificato medico).

Sul milanista non ci sono note ufficiali. Quello che filtra è che ha un affaticamento muscolare che si porta dietro da qualche settimana. Non sembra un infortunio serio – o almeno così recitano le principali fonti – tanto che Tonali,   che col Napoli aveva giocato una partita bella energica, sarà regolarmente in campo anche alla ripresa del campionato, quando i rossoneri affronteranno l’Empoli. Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini, invece, dal canto suo, «approfitta della sosta per ritrovare la miglior condizione possibile per il rientro». Così scrive la Gazzetta. «Ad accompagnarlo in questo percorso c’è il suo staff personale composto da fisioterapista, osteopata, dentista e nutrizionista»: pure lui ha un problema, dunque, ma non è dato sapere quale. Sappiamo che sfrutterà la sosta per riprendersi. Non sia mai salti una partita della Roma, chi se ne frega della Nations League. Verratti a Coverciano non si è presentato proprio, «non è al meglio». Verratti non si presenta mai se non quando c’è da giocare partite considerate decisive.

È una situazione umiliante, che ci portiamo appresso oramai da troppo tempo. Sembra una classe del liceo quando la professoressa annuncia le interrogazioni di matematica: chi ha mal di pancia, chi ha mal di testa, chi ha avuto tutti assieme una serie di lutti familiari che gli hanno impedito di ripetere. Perché una volta ok, due volte pure, ma poi diventa una farsa. Queste partite di Nations League forse sono considerate inutili dappertutto, ma l’Italia è l’unica Nazionale dove la convocazione pare essere un peso per tutti. Per i calciatori stessi, oltre che per i club. Nessuno vuole rischiare.

Dalle altre parti, invece, li fanno giocare sempre, ad ogni costo. Basta dare uno sguardo alla formazione della Francia di ieri sera: Mbappé, Varane, Koundé, Tchouameni, Maignan, Griezmann, Giroud… erano tutti in campo. Benzema no, perché è davvero infortunato e non gioca da diverse settimane. Lo stesso vale per la Croazia: Brozovic, Kovacic, Modric, Perisic, Pasalic, Gvardiol… i buoni hanno giocato tutti. Polonia-Olanda ha visto tutti i migliori calciatori impegnati: Lewandowski, Depay, Zielinski, van Dijk, Milik, Frankie De Jong, Dumfries, perfino Szczesny che s’è fatto un mese infortunato. Solo da noi funziona diversamente. E poi ci chiediamo perché l’Italia salterà il secondo Mondiale di fila.

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