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Libero: Raspadori è il miglior nove in circolazione, perché Mancini non gli dà piena fiducia?

Il quotidiano critica la gestione del ct. Coverciano sembra una casa di riposo, non c’è traccia dell’Italia in cui tutti bramavano per giocare

Libero: Raspadori è il miglior nove in circolazione, perché Mancini non gli dà piena fiducia?
Db Bologna 04/06/2022 - Uefa Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Su Libero, Claudio Savelli critica la gestione della Nazionale da parte di Mancini, colpevole di non motivare i calciatori a fare il salto di qualità necessario alla crescita dell’Italia, che quest’anno sarà fuori dai Mondiali.

Più che il centro sportivo di una Nazionale, Coverciano pare una casa di riposo. Nel senso più letterale del termine: gli azzurri non ci vanno per alzare il livello competitivo della selezione azzurra ma per riposarsi dalle fatiche del campionato. Addirittura il ct, Roberto Mancini, ammette di «averne lasciati a casa alcuni bravi» perché «stanno giocando tanto, ogni tre giorni»”.

Dell’Italia in cui tutti bramavano per giocare non c’è più traccia. I calciatori non lo ammetteranno mai ma è evidente che la priorità, in questo momento di «mancanza di entusiasmo» (parola di Raspadori), è il club di appartenenza. Non sono più le società a disposizione della Nazionale ma il contrario”.

L’Italia, così, non sfrutta a dovere il tempo che, suo malgrado, ha guadagnato con l’esclusione dal Mondiale. Le assenze degli infortunati come Chiesa, Berardi, Florenzi e Locatelli, potrebbe essere un’occasione per sperimentare, continua Savelli, e invece “le convocazioni sono pigre e puntano alla conservazione. Di cosa, non si sa”.

E c’è anche chi, come Spinazzola, ha chiesto di non essere convocato.

“Così Mancini si dimostra comprensivo e fa gruppo, è vero, ma all’esterno passa l’idea che alcuni abbiano il posto assicurato e possano decidere se esserci o meno. La competitività, benzina necessaria per alimentare il motore di una Nazionale, svanisce”.

E il ct sbaglia anche in alcune dichiarazioni.

“Non è il massimo della vita nemmeno ricordare che «l’Italia non propone più grandi centravanti» e sentire Immobile che rimanda l’addio solo per una richiesta del ct. Uno come Raspadori, che ha cercato e compiuto il salto in una grande, non può essere di certo motivato da queste dichiarazioni. Non sarà il “nove” classico («Con un attaccante al fianco forse è meglio, ma ho sempre giocato da prima punta») ma è il migliore in circolazione: perché non dargli piena fiducia?”

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