D’Amico: «Negli stadi Mls non c’è un poliziotto, in Italia è una guerriglia urbana»
L'agente di Bernardeschi a Sky: «Sono stato a Verona-Napoli, c'erano 500 agenti. Non è civiltà, è un atteggiamento psicotico dello sport»

L’Mls e la Seria A. A Sky Speciale Calciomercato interessante intervento di Andrea D’Amico agente di Bernardeschi che ha seguito anche la trattativa di Insigne col Toronto.
Gli chiedono di Bernardeschi e della felicità di trovarsi in un mondo diverso.
Quello che veramente è nuovo e non lo percepisci finché non lo vivi, è il clima che circonda l’Mls. Lì ogni partita viene percepita come se fosse finale di Coppa dei Campioni. Forse devono migliorare i manti erbosi degli stadi, sono ancora promiscui col football americano. Ma la vita è bellissima, a contatto con giocatori dell’Nba o con attori protagonisti del Toronto Film festival. Puoi trovarti con Schwarzenegger a colazione, è un altro mondo.
E soprattuto il modo di vivere lo sport. Si va allo stadio per vivere uno spettacolo in serenità. Non c’è un poliziotto. da noi andare allo stadio è come andare in guerriglia urbana. Sono andato a vedere Verona-Napoli, c’erano 500 tra poliziotti e carabinieri, ci sono cariche perché un napoletano passava con la maglietta del Napoli sotto la tribuna del Verona. Questa non è civiltà, è un atteggiamento psicotico dello sport.