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Tornatore: «Garcia Marquez mi scrisse “Nuovo Cinema Paradiso è il film che io avrei voluto se fossi diventato regista”»

A Repubblica: «Andai a trovarlo a Città del Messico nell’estate del 90′, alcuni incontri della nazionale li vidi in tv a casa sua. Fu un momento speciale. Uno dei momenti di euforia e gratitudine che mi ha regalato il mestiere».

Tornatore: «Garcia Marquez mi scrisse “Nuovo Cinema Paradiso è il film che io avrei voluto se fossi diventato regista”»

Giuseppe Tornatore intervistato da Repubblica racconta tanti retroscena dell’estate in cui girò quello che viene refutato il suo capolavoro, Nuovo Cinema Paradiso.

Le difficoltà incontrate durante le riprese, come quella di non avere ancora il protagonista da adulto fino a due giorni prima perché molti attori rifiutavano.

Le liti con il produttore Cristaldi perché le riprese andarono molto oltre il limite stabilito e poi l’angoscia quando il film sembrava un flop

«Fu un’amara sconfitta».

E poi le gioie e le soddisfazioni dopo l’incoronazione a Cannes e l’Oscar

«Subito dopo l’Oscar, da Cecchi Gori, con cui ero d’accordo per il film seguente, arrivò un fax speciale per me. Era un fax di Gabriel Garcia Marquez».

Cosa c’era scritto?

«Cito a memoria: Caro Giuseppe, Nuovo Cinema Paradiso è il film che io avrei voluto fare se fossi riuscito a diventare regista. Se un giorno dovessi passare da Città del Messico, sappi che a casa mia si fanno degli ottimi spaghetti al pomodoro. Vienimi a trovare quando vuoi».

Quanto aspettò per andare a assaggiare quegli spaghetti?

«Pochissimo. Partii nell’estate del ‘90. In Italia c’erano i mondiali. Ricordo che alcuni incontri della nazionale li vidi in tv, a casa di Gabriel Garcia Marquez. Era lo scrittore che amavo. Fu un momento speciale. Uno dei momenti di euforia e gratitudine che mi ha regalato il mestiere».

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