Altro che sceicchi, i tifosi dello United in crisi “sognano” il ritorno ad un padrone inglese
Il miliardario Ratcliffe vuole comprare il club. Il Telegraph: "Potrebbe essere il padrone di Ineos il salvatore di Manchester"

Manchester (Inghilterra) 01/04/2014 - Champions League / Manchester United-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: tifosi Manchester United ONLY ITALY
Al Manchester United le cose vanno così male che gli stessi giornalisti non sanno più cosa scrivere. E’ più di un anno che analizzano i motivi di una crisi profonda: i giocatori? Gli allenatori? La dirigenza? I tifosi che non ne possono più di umiliazioni hanno nel mirino da un bel po’ la proprietà americana: i Glazer. E ora “sognano” il ritorno ad un padrone made in England. In netta controtendenza col resto del mondo, dove lo sceicco è un’utopia che affascina anche chi è fortunato ad avere società funzionanti e gestiste coscienziosamente.
I giornali inglesi aprono più o meno tutti con Sir Jim Ratcliffe interessato all’acquisto del club. Sarebbe una svolta, scrivono. Perché oltre ad essere ricchissimo è anche inglese. E pagherebbe i 5 miliardi di sterline che servono per prendersi il club senza fare una piega. “In contanti e senza prendere in prestito un centesimo”, scrive il Telegraph.
Il 69enne è nato a Failsworth ed ha chiarito di essere un tifoso United anche mentre provava a comprare il Chelsea.
“Per una tifoseria che si sente così priva di diritti, così disillusa dall’assenza della famiglia Glazer, questa è di per sé una possibilità avvincente”, scrive ancora il Telegraph. “Vivere in un mondo in cui gli Stati, gli oligarchi e gli investitori americani hanno dominato il panorama del calcio, avere un uomo locale al comando sembra un’idea quasi romantica e irrealistica”.
Per 20 anni nessuno al di fuori delle pagine aziendali aveva davvero sentito parlare di Ineos, la multinazionale petrolchimica fondata e gestita da Ratcliffe. Poi Ratcliffe ha ricevuto un cavalierato nel 2018, ed è stato incoronato l’uomo più ricco della Gran Bretagna con una fortuna stimata di circa 21 miliardi di sterline.
Ineos è diventata una cattedrale dello sport, tra Coppa America di Vela, ciclismo, il Nizza, sponsorizzazioni di eventi di atletica, gli All Blacks, e una partecipazione nella Mercedes in F1. Ha un portafoglio enorme.
Molti si sono chiesti, perché, cosa ne ricava… Ineos è stata accusata di “greenwashing” quando è entrata nella vela e nel ciclismo. Ed è vero che l’azienda ha sfruttato le sue diverse collaborazioni sportive per mettere in evidenza il lavoro svolto nella lotta all’inquinamento. Ma Ratcliffe è anche un drogato di sport reo confesso, scrive ancora il Telegraph.