Jake ha vinto il primo oro sui 1500 per la Gran Bretagna dal 1983. Il padre, Geoff, è la voce dell’atletica in giro per il mondo. E ha commentato dal vivo la volata del figlio

Jake è lì, in basso, che vola sulla pista di atletica dell’Hayward Field per andare a vincere i 1.500 metri ai Mondiali di Eugene. Geoff invece e lassù, sulla piccionaia dello stesso stadio, a commentare per il pubblico la gara, come fa sempre visto che l’ex maratoneta inglese è la voce dell’atletica leggera in tutto il mondo. Solo che questa volta la voce – al solito serafica, persino un po’ monotona – di Geoff è rotta dall’emozione, urla, esulta: “Quello è mio figlio. Ed è il campione del mondo!”.
Jake Wightman has become the World 1500m champion. Geoff calling his son becoming a World Champion is priceless. Helene, part of our team, filmed Dad. I sat with Mum Susan..then could not wait to give my mate a hug. Beyond proud. ❤️@JakeSWightman @WightmanGeoff @SusanWightman6 pic.twitter.com/8I8IT6ntwb
— Katharine Merry (@KatharineMerry) July 20, 2022
Jake e Geoff Wightman sono figlio e padre, e sono l’ennesima storia di sport generazionale. L’oro sui 1.500 per la Gran Bretagna era peraltro insperato: è il primo oro mondiale nei 1500 metri della Gran Bretagna dal 1983. Per gli scommettitori mai avrebbe dovuto battere gente molto più quotata come Jakob Ingebrigtsen, Timothy Cheruiyot, Josh Kerr o Abel Kipsang. La British Athletics aveva prenotato a Wightman un volo per tornare a casa subito dopo la gara senza pensare che potesse essere premiato: hanno dovuto anticipare la premiazione apposta.
“In qualche modo – racconta il Guardian – Wightman Sr ha trattenuto le lacrime, per un momento che è stato sicuramente senza precedenti nella trasmissione e nella storia dello sport d’élite”.
“Jake Wightman ha appena vinto la corsa della sua vita”, ha detto papà Geoff al microfono dello stadio mentre suo figlio tagliava il traguardo, prima di ammettere: “La mia voce è andata”
“A volte può essere un po’ un robot al microfono – racconta scherzando il figlio medagliato – alcune persone dicono robot, altri dicono professionale. Spero che abbia risolto questo problema oggi. Sarà interessante rivederlo. Mia madre piangeva”.
Più tardi Wightman Sr ha spiegato la sua relativa calma: “Seguo la sua giornata sportiva da quando aveva circa 11 anni perché mia moglie è stata la sua insegnante di educazione fisica. L’abbiamo accompagnato in stadi sempre più grandi, davanti a folle sempre più grandi fino a medaglie sempre più grandi. Ma è stato surreale vederlo vincere l’oro. Pensavo: ‘Conosco quel ragazzo. Ha un aspetto familiare‘”.