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Il coach di Musetti: «Questa settimana sembrava un 45enne, c’è stato uno scatto mentale»

Intervista al CorSport: «Finora a livello emotivo aveva alti e bassi. Ultimamente non riusciva più a divertirsi, neppure in allenamento».

Il coach di Musetti: «Questa settimana sembrava un 45enne, c’è stato uno scatto mentale»

L’allenatore di Lorenzo Musetti, Simone Tartarini, ha rilasciato due interviste, una al Corriere dello Sport ed una a La Repubblica. Parla soprattutto della tenuta mentale del tennista italiano. La sua mentalità è cambiata, è cresciuto, tanto da arrivare a battere Alcaraz.

«E’ stata una settimana pazzesca. Non è facile provarci perché a tennis Lorenzo gioca sempre bene, solo che a livello emotivo aveva ancora degli alti e bassi, e invece questa è stata la settimana perfetta».

Già a Bratislava, nel preliminare di Davis contro la Slovacchia a marzo, dove Musetti regalò all’Italia il punto decisivo si erano visti dei progressi dal punto di vista mentale.

«Pensavamo che la Davis potesse essere la svolta perché fece una prova di maturità incredibile e invece in America non ha giocato benissimo, per di più era stato anche poco bene. Io spero che questa settimana abbia imparato qualcosa in più per riuscire a esprimersi sempre al suo livello. Però ha vent’anni, non bisogna avere fretta, lui lo sa, deve divertirsi un po’ di più, è una cosa che gli dico e che può aiutarlo tanto e che ultimamente non gli riusciva più, neanche in allenamento. Godeva poco nel giocare».

Sulla tenuta mentale:

«Questa settimana sembrava un 45enne, ha vinto un match dopo aver annullato 5 match point, roba per pochi, per di più contro un avversario come Alcaraz. La settimana prima a Bastad però è stato un lamento continuo: le palline, il campo, il mondo. Mentalmente l’ha gestita male e invece ad Amburgo è stato perfetto, in finale ma anche contro Cerundolo e Fokina».

A Repubblica torna sull’argomento.

«Qualcuno mi ha chiesto se avesse cambiato racchetta o incordatura, è che c’è stato uno scatto mentale».

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