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Finale di Champions, il Liverpool chiede le scuse del governo francese per le accuse ai suoi tifosi

«Dopo il rapporto del Senato è chiaro a tutti che i disordini di quella sera non sono dipesi dai tifosi ma da fallimenti organizzativi»

Finale di Champions, il Liverpool chiede le scuse del governo francese per le accuse ai suoi tifosi

Dopo il rapporto sul caos della finale di Champions allo Stade de France presentato ieri dal Senato francese, il Liverpool pretende le scuse ufficiali del governo francese. Il rapporto di ieri fa a pezzi la polizia e l’Uefa ma soprattutto scagiona totalmente i tifosi dei Reds. Non è stata certo loro la responsabilità per quanto accaduto il 28 maggio scorso, ma di una serie di fallimenti organizzativi, prima e dopo l’evento.

The Times scrive che “il Liverpool ha chiesto le scuse complete da parte del governo francese”.

L’amministratore delegato del Liverpool, Billy Hogan, ha accolto con favore i risultati del rapporto e ha dichiarato:

«Penso che sia chiaro ciò che ha dichiarato il Senato, cioè che i problemi verificatisi allo Stade de France sono stati dovuti ad una serie di fallimenti nell’organizzazione dell’evento stesso e in nessun caso è stato causato dai fan. Ci sono state una serie di accuse gettate là subito dopo l’evento, che hanno incolpato i tifosi di quello che è successo quella notte. Penso che quello che stiamo vedendo dal Senato dimostra chiaramente che non è questo il caso. Direi che sono stato incredibilmente incoraggiato a vedere uno dei senatori scusarsi specificamente con i tifosi del Liverpool e con i tifosi del Real Madrid per quello che è successo. E vorrei chiedere che il governo francese faccia lo stesso».

Anche Spirit of Shankly, organizzazione di tifosi del Liverpool che il Senato francese ha ascoltato nelle scorse settimane, ha rilasciato una dichiarazione:

«Vorremmo ringraziare il Senato sia per aver accolto le testimonianze dei tifosi sia per averli sollevati da qualsiasi responsabilità. Tuttavia resta il problema delle bugie che vengono ripetute con insistenza altrove. Vogliamo scuse complete da parte del governo francese con una completa ritrattazione delle menzogne dette a loro nome dal 28 maggio 2022 e continueremo a fare pressioni per ottenerle».

 

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