ilNapolista

Ceccon: «Il nonnismo in Nazionale? Ho sofferto, per fortuna appartiene al passato»

Al Giornale: «Avevo 16 anni, qualcuno ne aveva almeno 15 di più. La Pellegrini? L’ho vista intere giornate sbattersi in vasca senza patire la sofferenza»

Ceccon: «Il nonnismo in Nazionale? Ho sofferto, per fortuna appartiene al passato»
2022 archivio Image / Sport / Mondiali di Nuoto / Thomas Ceccon / foto Imago/Image Sport

Il Giornale intervista Thomas Ceccon medaglia d’oro sui 100 dorso agli ultimi Mondiali (nonché primatista mondiale), oro anche nella 4×100 misti. In un’intervista a Repubblica suo padre ha denunciato episodi di nonnismo nella Nazionale di nuoto, episodi di cui Ceccon fu vittima insieme con Burdisso.

Il nonnismo subito in Nazionale è una pagina archiviata?

«Ora non c’è più nulla di tutto questo, vedo un gruppo coeso e senza competizione interna nonostante siamo tutti ragazzi forti. Ho sofferto, ho fatto ancora più fatica a integrarmi e per fortuna appartiene ormai al passato».

Perché era stato preso di mira?

«Forse perché ero l’ultimo arrivato e anche molto giovane. Avevo 16 anni, qualcuno ne aveva almeno 15 di più. Non sono riuscito a inserirmi in quel gruppo e di certo non ho pensato di essere accomodante solo per fare un piacere a qualcuno».

Con il trasferimento a Verona ha pensato di ricalcare le orme di Federica Pellegrini?

«Vorrei confrontarmi con lei, l’ho vista intere giornate sbattersi in vasca senza patire la sofferenza. Una campionessa incredibile. Il giorno del mio arrivo a Verona lo ricordo ancora, lì avevo capito che stavo cominciando a diventare grande e il futuro sarebbe stato tutto nelle mie mani. Direi proprio un bel bagno di consapevolezza».

ilnapolista © riproduzione riservata