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Al Tour è il giorno dell’Alpe d’Huez, la cima di Coppi scalata a tempi record dai treni del doping

Da quel 1952 sono passati 70 anni, e oggi ci si giocano la maglia gialla Pogačar e Vingegaard. El Paìs ricorda i crono di Pantani e Armstrong

Al Tour è il giorno dell’Alpe d’Huez, la cima di Coppi scalata a tempi record dai treni del doping
Imago archivio Image Sport / Lance Armstrong / foto ImagoImage Sport nella foto: Lance Armstrong ONLY ITALY

Il giorno dell’Alpe d’Huez è tipo il Natale del ciclismo. La salita-mito del Tour de France viene celebrata in varie salse da tutti i giornali sportivi del mondo, anche perché arriva proprio all’indomani di una delle più belle tappe della storia recente: la Jumbo, la squadra di Vingegaard ha consumato il dominio di Pogačar, mandandolo in crisi sul Col del Granon. La nuova maglia gialla è il danese. Ma, appunto, ecco i 13 chilometri di salita e i 21 famosissimi tornanti dell’Alpe d’Huez, settanta anni  la prima volta con Fausto Coppi: era il 1952.

Coppi ci mise 45:22 minuti a fare la salita, a 18,25 chilometri orari. Un tempo incredibile per l’epoca, che ovviamente non entra nelle prime 200 salite della storia. El Paìs oggi racconta le più belle imprese di questa cima, e sottolinea che molte hanno a che fare con l’epoca del doping.

“Marco Pantani detiene il record dell’Alpe d’Huez dal 1995: meno di 37 minuti a una velocità media di 22,5 chilometri orari. In quella tappa l’italiano correva da solo a caccia dei rivali, mentre alle spalle di Indurain continuava a pedalare per il suo quinto ed ultimo Tour. Il secondo più veloce nei 21 tornanti è stato Lance Armstrong. L’americano l’ha scalata in 37’36” nel 2004, con una velocità media di 22 km/h. Il fatto è che 42 dei 200 tempi più veloci risalgono a quel giorno. La spiegazione è che quella tappa è stata una cronometro di soli 15 chilometri in cui i corridori hanno potuto spremersi al massimo.

Pantani poi è risultato positivo nel 1999 e ad Armstrong sono stati portati via i suoi sette Tour, per doping.

Nell’ultimo decennio, al ritmo con cui sono diminuiti i positivi è diminuita anche la velocità di arrampicata. La migliore salita degli ultimi anni l’ha fatta Nairo Quintana, nel 2015. Il colombiano, allora alla Movistar, ha scalato il passo in 39’22”, tre in più del record di Pantani.

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