L’imponibile, ritenuto sovrafatturato per oltre 21 milioni di euro, avrebbe determinato un’evasione dall’Iva di 4,6 milioni.
Non solo falso in bilancio. Nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura del Napoli sull’affare Osimhen, secondo quanto scrive La Repubblica, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, deve rispondere anche di dichiarazione fraudolenta, poiché si ritiene che l’imponibile sia stato sovrafatturato e dunque abbia determinato un’evasione dell’Iva.
“Il solo De Laurentiis senior deve rispondere anche di “dichiarazione fraudolenta” perché l’imponibile, ritenuto sovrafatturato per oltre 21 milioni di euro, avrebbe determinato, secondo l’impostazione accusatoria, un’evasione dall’Iva di 4,6 milioni. I finanzieri guidati dal generale Domenico Napolitano hanno perquisito la sede del Napoli a Castel Volturno e gli uffici del presidente, dell’amministratore Chiavelli e di tre dirigenti non indagati: il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, il suo vice Giuseppe Pompilio e il segretario Alberto Vallefuoco”.