Ieri le perquisizioni a Roma e Castel Volturno, mentre il presidente è negli States. Sequestrate corrispondenza e comunicazioni telefoniche relative all’affare

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è indagato per falso in bilancio per l’operazione Osimhen. Una sorta di atto dovuto, ha spiegato la Procura, dopo l’apertura dell’inchiesta a Lille. Il Corriere dello Sport scrive che oltre al patron, alla moglie e ai due figli, è iscritto nel registro degli indagati anche l’amministratore delegato del club, Andrea Chiavelli. De Laurentiis dovrà rispondere anche dell’accusa di dichiarazione fraudolenta.
Ieri la Procura di Napoli ha disposto la perquisizione delle sedi societarie a Napoli e Roma.
“De Laurentiis si trova negli States ed è proprio dalla California che ha appreso dell’operazione che gli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito ieri mattina. Perquisiti, nell’ordine: la sede della Filmauro a Roma e il quartier generale della SSC Napoli a Castel Volturno. Acquisiti: lettere, e-mail, comunicazioni telefoniche, flussi finanziari e ogni altra forma di relazione intercorsa tra i dirigenti della società azzurra, i membri che all’epoca componevano l’entourage di Osimhen e gli ex dirigenti del Lilla. I militari della Gdf hanno prelevato anche alcuni dispositivi elettronici del presidente De Laurentiis (il computer, l’iPad)”.
Gli inquirenti ipotizzano “una sovrafatturazione con ripercussioni sul calcolo delle imposte”, in pratica un’operazione sui bilanci, facendo leva sulle plusvalenze.