Rocchi: «Il Var non è una moviola in campo, sta portando giustizia in un mondo difficile e competitivo»
Alla Hall of Fame: «Prima l’arbitro era una figura indiscutibile. Oggi la Var mette in discussione ‘live’ l’arbitro, è un percorso psicologico molto difficile»

Mg Genova 25/08/2019 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi
Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della cerimonia della ‘Hall of fame’, in corso a Firenze.
«Il Var non è una moviola in campo. La parola transizione rende l’idea di quello che l’arbitraggio sta subendo. Veniamo da una generazione dove l’arbitro era una figura indiscussa ed indiscutibile per certi aspetti. Oggi invece la Var mette in discussione ‘live’ l’arbitro quindi è un percorso psicologico molto difficile però credo che non ringraziare la tecnologia sarebbe un peccato perché credo che stia portando una valanga di giustizia in un mondo così difficile e così competitivo».
Rocchi ha dichiarato che pensava fosse più difficile fare il designatore che l’arbitro.
«Pensavo che fosse difficile designare ma non così. Non è tanto difficile la designazione quanto la gestione di un gruppo. Quando sentivo parlare della difficoltà di gestione di un gruppo da parte di un allenatore non riuscivo a capirlo. Oggi invece mi rendo conto che gestire dei colleghi, dei ragazzi con cui sono stato insieme quasi fino a ieri, non è semplice».