Spalletti: «Meret? Colpa anche mia. Il portiere sarà un giocatore di movimento, deve anche costruire»
«Io gli ho chiesto di giocare con i piedi. Il calcio va in questa direzione, non è vero che il portiere deve solo parare, come dimostrano gli allenatori giovani»

Spalletti ha parlato dell’errore di Meret e del ruolo dei portieri oggi nel calcio. Spalletti ahinoi è un contemporaneo, per lui il portiere non deve solo parare.
«Meret? Sta come tutti quelli che commettono un errore, poi non lo ha commesso solo lui, anche io a chiedergli di giocare sempre la palla coi piedi. Lui a volte la vorrebbe buttare più via, ma è sempre un’impostazione mentale. Secondo me il portiere se non lo è già diventerà un calciatore di movimento. Il portiere non deve solo parare, ma anche costruire, iniziare l’azione come fanno i difensori, perché ormai tutte le squadre, gli allenatori giovani anche in Italia, allenatori all’estero, fanno tutti allo stesso modo, ti vengono addosso e fanno l’uomo contro uomo, non è possibile iniziare l’azione in modo facile, ci vuole il portiere bravo coi piedi. Nel migliorare questa qualità c’è il poter sbagliare qualche palla o perdere quel decimo di secondo in più. E’ un errore come tanti. Il primo errore l’ho fatto io a chiederglielo, poi qualche suo compagno vicino doveva farsi vedere ed è chiamato in causa nel suo errore, e poi ci sono quelli che dicono che dovevano recuperarla prima la palla, senza che ci fosse il calcio di rinvio. Siamo tutti coinvolti, lui ha lavorato in modo corretto. Domani per quanto riguarda la formazione può essere riscelto lui o può giocare l’altro, sono entrambi forti».