Vigilia di Atletico-City: «C’è modo e modo di esprimere la tua idea. Ho sempre scelto di rispettare gli avversari. Come diceva mio padre, il pesce muore per la bocca»

Era una conferenza molto attesa quella di Simeone allenatore dell’Atletico Madrid in vista del ritorno tra Atletico e City che all’andata è stata vinta dalla squadra di Guardiola per 1-0. Il tecnico argentino non si è sottratto alle domande sui tanti giudizi poco lusinghieri espressi nei confronti del gioco espresso dai colchoneros. Evidente il riferimento a Guardiola al calcio preistorico attribuito alla squadra di Simeone.
Dico sempre la stessa cosa. Alleno dal 2005 e non sono mai stato sprezzante con un mio collega. Mi metto sempre nei panni degli allenatori avversari e ci sono diversi modi per esprimere il tuo pensiero. Quando uno è sprezzante, non lo condivido. Le opinioni dei giornalisti, degli ex giocatori, delle persone che non giocano e vogliono dire qualcosa, mi ricordano quel che diceva mio padre: il pesce muore per bocca. Le parole sono gratuite e tutti possono avere un’opinione. Ci sono modi, e ho scelto di rispettare i miei colleghi sempre.
La partita di domani
Il City gioca molto bene, a un ritmo alto, transizioni molto veloci, giocano bene nello stretto. Dobbiamo portare il nostro gioco dove possiamo fare danni all’avversario. Le parole non servono a molto, serviranno i fatti quando comincerà la partita.
Non ci discosteremo molto dal nostro gioco. Speriamo di essere più veloci nelle transizioni più veloci, sfruttare meglio le ripartenze e che i nostri giocatori abbiano una serata fantastica. Con le giuste motivazioni in una partita tutto può succedere.