Sui quotidiani alcuni stralci del dossier di accusa dei magistrati: «Quando la vittima quasi gridava per il suo stato, tutti hanno messo in atto l’assistenza più grossolana mai vista al mondo»
Ieri la notizia degli otto operatori sanitari accusati di omicidio colposo per la morte di Maradona. Tra questi anche il medico di famiglia. Le accuse che si leggono nelle motivazioni sono pesantissime, agghiaccianti. Raccolte in 29 pagine. Oggi i quotidiani ne riportano alcuni stralci. Il ricovero domiciliare è definito «oltraggioso», il comportamento dei medici «negligente e sconsiderato».
Nel dossier si legge:
«Maradona ha iniziato a morire almeno 12 ore prima, cioè presentava segni inequivocabili di un prolungato periodo di agonia».
Diego poteva essere salvato. Gli imputati hanno agito
«in modo negligente e sconsiderato, incrementando di conseguenza i rischi per il paziente fino a determinare un fatale sviluppo che si sarebbe potuto evitare».
E ancora:
«Quando i controlli avrebbero dovuto essere intensificati, quando la vittima quasi gridava per il suo stato, tutti hanno messo in atto l’assistenza più grossolana mai vista al mondo».
«Le omissioni di certe azioni dovute e le azioni per contro nocive alla salute hanno posto la vittima in uno stato d’incuria e hanno lasciato che Maradona andasse incontro al suo destino».
E poi l’elenco dei problemi di Diego.
«Insufficienza renale cronica, insufficienza epatica, insufficienza cardiaca, deterioramento neurologico, dipendenza da alcol e psicofarmaci, probabile instabilità psichiatrica legata all’astinenza da alcol».