Le parole dell’allenatore della Dinamo riportate dal Messaggero. «Abbiamo portato in Romania undici giocatori del mio club. È il nucleo principale della nazionale»
Lucescu, ex allenatore di Inter, Brescia, Pisa e Reggiana, sta lavorando notte e giorno per riunire i calciatori della nazionale ucraina, consentirgli di giocare lo spareggio contro la Scozia e, in caso di successo, pure la finale contro il Galles ovviamente. Lo scrive l’edizione odierna del Messaggero che racconta la sua mission, una mission che va oltre il calcio, visto che sta mettendo in salvo le famiglie stesse dei giocatori.
«Siamo riusciti a portare in Romania undici giocatori della Dinamo Kiev. È il nucleo principale della nazionale. Hanno ricevuto il via libera dal governo perché, per la loro situazione particolare, sono stati esentati da compiti militari. Anche il calcio, in una situazione complessa come questa, può fare molto. Consentire all’Ucraina di partecipare ai playoff, e magari ottenere il via libera per il mondiale, può essere molto importante per la nazione»
L’altro grande club del paese è lo Shakhtar, anche se il gruppo dei nazionali è numericamente inferiore, a novembre ne furono convocati sei. La situazione è più complessa, visto che il club appartiene alla regione del Donbass. Non tutti i calciatori sono riusciti ancora ad andare oltre la frontiera per riprendere ad allenarsi.
«La Steaua Bucarest sta compiendo sforzi enormi – spiega Lucescu – Ha messo a disposizione una parte delle sue strutture tecniche e degli alloggi. Ma con l’arrivo dei nazionali senior serve molto di più. Dobbiamo trovare le risorse per sostenere i costi di questi mesi e serve elaborare un programma di partite perché non si può pensare che la nazionale arrivi agli appuntamenti di giugno senza aver giocato qualche match di preparazione. In Europa non sarà facile, perché i campionati e le coppe sono alla stretta finale. Sarebbe bello se l’Ucraina riuscisse a disputare almeno una gara in Italia, un paese che ha sempre un posto speciale nel mio cuore. Nei prossimi giorni cercherò di parlare di persona con qualche allenatore per provare a organizzare qualcosa».