Il New York Times: «Buttate analisi e numeri, City-Real è uno scontro inspiegabile»
"Guardiola ha chiuso la partita vincendo, ma sentendosi come se avesse perso. Il Real ha tirato fuori una magia auto-perpetuante"

Manchester (Inghilterra) 26/04/2022 - Champions League / Manchester City-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Kevin De Bruyne ONLY ITALY
City-Real è una partita “inspiegabile”. Si può provare ad analizzarla, certo. E Guardiola e Ancelotti lo faranno minuziosamente. Leggeranno dossier, guarderanno “brevi frammenti di video, ognuno dei quali metterà in evidenza alcuni dettagli tattici chiave. Non mancheranno le foto che offrono un’istantanea di un difetto appena percettibile nel posizionamento di un giocatore o di una distesa di campo lasciata esposta o di una corsa sfrecciante lasciata non consumata. Ci saranno, forse, frecce giganti in qualche ombra lurida. Ci saranno sicuramente risme di statistiche”. Ma nulla di tutto questo servirà.
Guardiola e Ancelotti “sapranno, in fondo, che è tutto assolutamente, fondamentalmente, inevitabilmente inutile. Non c’è alcuna spiegazione nascosta, sepolta in profondità in un massetto di numeri o codificata in pixel ad alta risoluzione, per come il Manchester City sia riuscito a ha battuto il Real Madrid ma ha concluso la serata sentendosi come se avesse perso”.
Così scrive Rory Smith sul New York Times. Una volta di più, per il Nyt, “i numeri grezzi del gioco non sono un puzzle dell’occhio magico; non sono a malapena nemmeno un test di Rorschach. Non importa quanto a lungo e duramente li fissi, non diventeranno improvvisamente un’immagine, chiara e nitida, di qualcosa che regge analisi e interpretazione”.
“Non diranno a Guardiola come la sua squadra possa essere così ovviamente, così ampiamente superiore in ogni metrica disponibile e in ogni modo immaginabile – più abile nel possesso palla e più fantasiosa, creativa, giovane e dinamica – e tuttavia del tutto incapace di scuotere il Madrid dalla coda”. Colpendolo 4 volte per ritrovarselo “ancora lì, sorridente, lamentandosi solo di un lieve mal di testa”.
“E non illumineranno Ancelotti su come la sua squadra, in qualche modo, sia rimasta viva e in lotta in questa semifinale”, sfidare “ogni logica umana. Di certo non gli diranno come il Real Madrid riesca a continuare a farlo, ancora e ancora, sembrando attingere forza man mano che si avvicina sempre più al limite, trovando continuamente la volontà e l’arguzia per evocare la sua magia curiosa e auto-perpetuante”.
Per Guardiola il Real ha qualcosa di “chimerico”. Per il tecnico del City – “ma è troppo rispettoso dei suoi avversari per dirlo” – è come se “il Real non avesse senso”.
“Non ci sono dati, nessuna vignetta, nessun pezzo di analisi che spiegherà adeguatamente come il Manchester City possa battere la squadra di Ancelotti in modo così completo e tuttavia andarsene con il risultato in bilico. Il Real Madrid non ha senso, non in Champions League, e tutto ciò che puoi fare è lasciarti travolgere”.