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Draghi ha deciso: agli Internazionali niente russi e bielorussi, come a Wimbledon

Il Corriere della Sera: “Draghi tira dritto, sta studiando una moral suasion senza appello”. Il timore della Federtennis

Draghi ha deciso: agli Internazionali niente russi e bielorussi, come a Wimbledon
Melbourne (Australia) 30/01/2022 - Australian Open / Nadal-Medvedev / foto Imago/Image Sport nella foto: Daniil Medvedev

Roma come Wimbledon, costi quel che costi. Mario Draghi ci ha pensato molto e non ha ancora maturato la giusta formula. Ma la decisione è presa. Per il premier i tennisti russi e bielorussi non devono giocare sulla terra rossa degli Internazionali Bnl d’Italia“. Così scrive il Corriere della Sera, in un retroscena firmato da Monica Guerzoni.

“Vista la bufera che ha travolto Wimbledon, a Palazzo Chigi hanno ben chiara la portata della scelta e le ripercussioni politiche, giuridiche ed economiche. Ma per quanto forte sia il rischio di critiche e proteste, Draghi sta studiando una moral suasion senza appello“.

Il premier – scrive ancora il Corsera – vuole evitare mosse avventate e sta soppesando le differenze tra Wimbledon, l’unico torneo del Grande Slam organizzato da privati, e Roma. “Gli Internazionali sono gestiti da Atp e Wta attraverso un impegno contrattuale con la Federtennis, nelle cui stanze aleggia il timore di sanzioni e il rischio di finire esclusi dai prestigiosi Master 1000”.

Ma Draghi “intende tirar dritto“. “Draghi è pronto a servire e la traiettoria della palla è segnata”.

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