ilNapolista

Basta racchettate e insulti, l’Atp punta alla tolleranza zero contro Kyrgios e compagni

La Sueddeutsche: le intemperanze saranno ricategorizzate, non è solo una riforma educativa, Gaudenzi vuole difendere il suo prodotto

Basta racchettate e insulti, l’Atp punta alla tolleranza zero contro Kyrgios e compagni

L’ultima intemperanza “virale” del tennis moderno è lo schiaffo consegnato dal giovane francese Michael Kouame al suo avversario Raphael Nii Ankrah nell’atto del congratularsi per aver vinto la partita. È chiaro che la scena non avrebbe ricevuto così tanta risonanza se ormai l’Atp il tema non fosse caldissimo.

Professionisti di altissimo rango o semplici promesse rompone racchette, inveiscono, colpiscono i poveri raccattapalle, insultano l’arbitro davanti a milioni di telespettatori come Daniil Medvedev, come Alexander Zverev, come Nick Kyrgios. Finora l’Atp se l’è cavata con le multe. Ora le cose devono cambiare, scrive la Sueddeutsche Zeitung.

L’organizzazione dei giocatori vuole ricategorizzare le infrazioni per poter dare giudizi più veloci, più comprensibili e, soprattutto, più severi se qualcuno va di nuovo fuori di testa. Un passaggio purtroppo necessario di cui il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, che ha già comunicato le novità a tutti i giocatori, avrebbe sicuramente voluto fare a meno.

Il tempo di John McEnroe è finito. Big Mac, al confronto, passerebbe per un bravo ragazzo. E le multe non sono più un deterrente: Kyrgios, che ha dovuto sborsare più di 320.000 dollari in carriera, ha patrimonio di circa 15 milioni di dollari. La squalifica sospesa di Zverev ha alzato l’asticella: il messaggio è che farla franca è abbastanza facile, almeno per le star. Il fatto che le donne del WTA Tour si comportino in maniera esemplare mette ancora più in disparte l’ATP.
“La repressione di Gaudenzi non ha quindi solo valore educativo, è anche una misura a tutela del proprio prodotto”, scrive il giornale tedesco.

ilnapolista © riproduzione riservata