La Sueddeutsche: le intemperanze saranno ricategorizzate, non è solo una riforma educativa, Gaudenzi vuole difendere il suo prodotto

L’ultima intemperanza “virale” del tennis moderno è lo schiaffo consegnato dal giovane francese Michael Kouame al suo avversario Raphael Nii Ankrah nell’atto del congratularsi per aver vinto la partita. È chiaro che la scena non avrebbe ricevuto così tanta risonanza se ormai l’Atp il tema non fosse caldissimo.
Number 1 seeded player Michael Kouame from France 🇫🇷 slaps Raphael Nii Ankrah 🇬🇭 after losing in the ongoing TGF ITF jnrs world tour at the Accra sports stadium pic.twitter.com/pj4WjfifXZ
— KENNETH KWESI GIBSON 🎾 (@Kwesi_Gibson) April 4, 2022
Professionisti di altissimo rango o semplici promesse rompone racchette, inveiscono, colpiscono i poveri raccattapalle, insultano l’arbitro davanti a milioni di telespettatori come Daniil Medvedev, come Alexander Zverev, come Nick Kyrgios. Finora l’Atp se l’è cavata con le multe. Ora le cose devono cambiare, scrive la Sueddeutsche Zeitung.
L’organizzazione dei giocatori vuole ricategorizzare le infrazioni per poter dare giudizi più veloci, più comprensibili e, soprattutto, più severi se qualcuno va di nuovo fuori di testa. Un passaggio purtroppo necessario di cui il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, che ha già comunicato le novità a tutti i giocatori, avrebbe sicuramente voluto fare a meno.
Il tempo di John McEnroe è finito. Big Mac, al confronto, passerebbe per un bravo ragazzo. E le multe non sono più un deterrente: Kyrgios, che ha dovuto sborsare più di 320.000 dollari in carriera, ha patrimonio di circa 15 milioni di dollari. La squalifica sospesa di Zverev ha alzato l’asticella: il messaggio è che farla franca è abbastanza facile, almeno per le star. Il fatto che le donne del WTA Tour si comportino in maniera esemplare mette ancora più in disparte l’ATP.
“La repressione di Gaudenzi non ha quindi solo valore educativo, è anche una misura a tutela del proprio prodotto”, scrive il giornale tedesco.