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L’ad dello Shakhtar: «Sogniamo di riprendere un aereo per andare a giocare una partita di Champions»

Sul Guardian. Allo stadio è stato allestito una sorta di club umanitario, molti giocatori ucraini dello Shakhtar fanno i volontari

L’ad dello Shakhtar: «Sogniamo di riprendere un aereo per andare a giocare una partita di Champions»
Kharkiv 01/03/2022 - guerra in Ucraina / foto Imago/Image nella foto: guerra ONLY ITALY

Pochi mesi fa si giocavano prestigiose sfide europee, con il Real Madrid ma anche con l’Inter. Ora la normalità è un dolce ricordo. Sergei Palkin, l’amministratore delegato dello Shakhtar Donetsk, è stato in prima linea negli sforzi umanitari del club per garantire la sicurezza dei giocatori. Tutti i calciatori, da quelli dei settori giovanili fino al capitano della prima squadra. Il Guardian riporta alcune dichiarazioni di Palkin.

Sogniamo che tutto torni alla normalità. Sogniamo di prendere un aereo per andare a giocare una partita di Champions League.  Quando conduci una vita normale, non pensi mai di essere felice. Né dai un valore alla tua libertà. Quando poi ti trovi in questo tipo di situazione, con la guerra che arriva fin dentro le case, allora inizi a pensare alle cose essenziali. 

Come, Palkin, sta vivendo questa stiauzione.

«Sono rimasto a Kiev per due settimane. Successivamente, abbiamo parlato con la dirigenza del club e abbiamo deciso che dovevamo iniziare ad aiutare le persone. Ho capito che molti rifugiati stavano arrivando nella parte occidentale dell’Ucraina, proprio a Donetsk. Abbiamo aperto, nello stadio, una sorta di club umanitario»

Tra i volontari, allo stadio ci sono molti dei giocatori ucraini dello Shakhtar. Sebbene molti coetanei si siano arruolati nell’esercito, i giocatori «non hanno alcuna esperienza di guerra, quindi non sono nella posizione di unirsi alle forze armate», afferma Palkin.

«Vediamo il campionato inglese, vediamo il campionato tedesco e prima di ogni partita vediamo un grande supporto e per noi è molto, molto importante perché quando vediamo questo tipo di supporto ci dà forza. Per noi è molto importante. Grazie mille a tutte le persone del calcio in tutto il mondo che ci stanno supportando»

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