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La sfida nella sfida, Insigne contro Leao: per Lorenzo stagione d’involuzione, Rafa vicino alla consacrazione

Sulla Gazzetta dello Sport. «Il grande attore cura l’uscita di scena, frontiera americana. Ma anche per Leao è una sfida speciale: Ibra gli ha detto “sei un mostro, prendi la palla e vai”»

La sfida nella sfida, Insigne contro Leao: per Lorenzo stagione d’involuzione, Rafa vicino alla consacrazione
Mg Milano 06/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Rafael Leao

La Gazzetta dello Sport accende il confronto tra Insigne e Leao, le due ali di sinistra, i «leader tecnici» di Napoli e Milan (almeno, così scrive la Rosea). Certo, questo “ruolo” è l’unica cosa che hanno in comune.

Lorenzo e Rafa hanno in comune il ruolo di leader tecnico, ma, per il resto, sono due mondi agli antipodi e non solo perché il portoghese è più vicino al cielo di 25 centimetri. Insigne, Canada o non Canada, addio o non addio, ha vissuto una stagione d’involuzione; Leao, che sembra vicino al rinnovo, sta vivendo la stagione della consacrazione. Lo testimoniano i dati  Opta, che evidenziano in modo plateale le tendenze opposte. Dal campionato scorso a questo, il napoletano ha peggiorato tutte le sue statistiche, tranne una: le media delle occasioni create (da 1,8 a 2,2). Leao, al contrario, le ha migliorate tutte, tranne una: quella degli assist: da 6 a 3. 

Tuttavia, la partita è “speciale” per entrambi: per Lorenzo con tutta probabilità l’ultima della carriera contro una grande da scudetto. Mai più una rivale a strisce, lo aspettano solo Atalanta e Roma. Leao invece ha ricevuto l’investitura di Ibra.

Per Insigne è una partita speciale anche per un’altra ragione: è l’ultima della carriera contro una grande da scudetto. Lo aspettano ancora uno scontro diretto (Atalanta) e una rivale storica (Roma). Ma mai più Inter, Milan e Juve, mai più strisce. Solo la frontiera americana. In questi casi, il grande attore cura l’uscita di scena. Ma è speciale anche per Leao che ha ricevuto l’investitura di Re Ibra: «Sei un mostro, prendi la palla e vai». Se segnerà, forse troverà Ibra in panchina ad aspettarlo a braccia aperte, come il Cristo Rei di Almada, sua città natale.

«Dall’alto del suo cielo – scrive la Gazza -, Maradona avrà occhi soprattutto per loro, Insigne e Leao. E, nel caso, anche un po’ per Ibrahimovic, che avrebbe voluto diventare il Re di Napoli».

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