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Kulusevski: «Al Tottenham non ho pressioni. Quando stai bene con la testa giochi un buon calcio» 

Al Guardian: «Alla Juve è stato difficile. È molto frustrante quando ami qualcosa e non puoi mostrarlo. Sapevo di aver bisogno di un cambiamento»

Kulusevski: «Al Tottenham non ho pressioni. Quando stai bene con la testa giochi un buon calcio» 

The Guardian intervista Dejan Kulusevski, ex Juventus oggi al Tottenham di Antonio Conte. Si è trasferito in Italia dalla Svezia quando era poco meno di un 16enne. Ha giocato nell’Atalanta e nel Parma prima di partire per Torino. Parla quattro lingue: italiano, inglese, svedese e macedone. Le radici della sua famiglia, infatti, sono nella Macedonia del Nord. Sta imparando anche un po’ di tedesco e di spagnolo. Con la fidanzata, Eldina Ahmic, sta partecipando anche ad un reality, Playmakers, prodotto da TV4 in Svezia. In realtà la protagonista è la sua metà: il reality, trasmesso su un’app su Internet, segue la vita di donne sportive e Eldina è stata una calciatrice di livello.

«Seguono di più la sua vita. Eldina gira il video sul suo telefono. Non ci sono telecamere. Non l’avremmo mai fatto con le telecamere». 

Dice di non aver accusato il nervosismo affrontando questa nuova esperienza.

«Ero meno nervoso di lei. Perché so da qualche anno che tutto quello che faccio viene fuori in un modo o nell’altro. Devi stare molto attento a ciò che mostri alle persone perché non vedono l’ora di abbatterti. Ma sto maturando molto e più passa il tempo, più mi sento a mio agio in quello che sono. Quindi eccomi qui. Non mi interessa cosa accadrà e cosa dico. Amo semplicemente essere me stesso».

Kulusevski parla della sua esperienza alla Juventus: con Allegri è stato impiegato pochissimo.

«È stato difficile. Devi essere davvero forte quando le cose non vanno come pensi che dovrebbero andare e ci sono cose che non puoi controllare. È molto frustrante quando ami qualcosa e non puoi mostrarlo. Sapevo di aver bisogno di un cambiamento».

E il cambiamento è arrivato con il Tottenham, grazie alla fiducia riposta in lui da Conte.

«Sono soprattutto l’allenatore e lo staff che mi stanno aiutando molto, permettendomi di commettere errori ed essere me stesso, permettendomi di giocare senza pressioni. Quando sei a posto nella tua mente, di solito giochi un buon calcio. Riguardo alla mia posizione migliore è difficile da dire perché il calcio si sta evolvendo e io sono un ragazzo che non riesce a stare fermo e voglio muovermi in grandi spazi. L’allenatore mi ha aiutato molto perché in questo momento trovo davvero il mio spazio. Mi piace dove sto giocando e ogni partita che ho avuto la possibilità di segnare».

Kulusevski racconta il suo rapporto con Ibrahimovic, con cui divide la Nazionale.

«Zlatan ha aperto porte a noi svedesi che nessuno può immaginare. Ha davvero aiutato ogni ragazzino, ragazzi che erano estranei, mostrando loro che tutto è possibile. Quando ha iniziato a menzionare il mio nome da giocatore, ero come un bambino a Natale».

E sulla Macedonia:

«Per me e la mia famiglia, la Macedonia è molto importante. Come dice mia madre, non dimenticheremo mai da dove veniamo. Ci vado ogni estate e mi piace. Ho sempre detto che se potessi giocare per Svezia e Macedonia lo farei. Ma ho dovuto scegliere e ho scelto la Svezia perché vengo da lì. Ora abbiamo la partita del West Ham e, dopo, sarò pronto per portare il mio paese ai Mondiali. È il nostro posto».

Kulusevski: «Al Tottenham gioco senza pressioni. Quando stai bene con la testa giochi un buon calcio»

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