Beppe Sala: «Non è casuale il fatto che in Italia gli stadi (a parte Torino) non si siano fatti»

Il sindaco di Milano: «Fin dall’inizio ho provato a convincere Milan e Inter a rimanere su San Siro: un peccato lasciarlo vuoto, non ne vedo un potenziale riutilizzo»

A margine della conferenza stampa che precede il consiglio nazionale del Coni 2022, in corso a San Siro, il sindaco di Milano Beppe Sala ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa.

Al centro il grande tema di San Siro. Lo stadio Artemio Franchi sarà rinnovato coi soldi del PNRR:

«Fin dall’inizio ho puntato sul fatto di sistemare San Siro, però in quel caso le due squadre, Milan e Inter, mettendosi insieme sono state chiare nel voler andare verso un’altra soluzione. Io ci ho provato seriamente a convincere che si poteva rimanere su San Siro, ma le squadre sono state radicalmente contrarie fin dall’inizio. Devo dare loro atto che sono state molto chiare nei miei confronti».

San Siro ospiterà la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi Milano-Cortina. «Per una questione di tempi, è esclusa la possibilità che ci sia un altro stadio per la cerimonia di apertura. Sarà questo, che è un signor stadio.  Mi auguro che il nuovo stadio ci sarà, ma per una questione di tempi e considerando i ricorsi e richieste di referendum, credo che a questo punto possiamo escludere la possibilità che ci sia un altro stadio per la cerimonia di apertura. Sarà questo, che comunque è un signor stadio».

«Che Milan e Inter stiano guardando altrove mi preoccupa parecchio. Mi preoccupa perché significherebbe rimanere con questo stadio vuoto. Non ne vedo un potenziale riutilizzo, non è immaginabile utilizzarlo per concerti o cose del genere. Continuiamo in questo dialogo, dopodiché le regole sono le regole. Non è casuale se in Italia gli stadi, a parte quello di Torino, non sono stati fatti. Certo sono preoccupato e continuo nel dialogo con le squadre».

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