E non un cavallo qualsiasi: lo stallone D’avie, due volte Campione del mondo. Il poverino è scivolato mentre gli facevano montare una cavalla “finta”

La star del Bayern Monaco e della Germania Thomas Müller è accusato con la moglie, la cavallerizza di dressage Lisa Müller, di aver quasi ucciso un cavallo costringendolo ad accoppiarsi. E non un cavallo qualsiasi: lo stallone di dieci anni D’avie, due volte Campione del mondo” con pedigree di dressage perfetto. Il cavallo, scrive la Süddeutsche Zeitung in un articolo sulla vicenda, è rimasto ferito nel “processo”, ma non è in pericolo di vita.
“È crudele che i cosiddetti amanti dei cavalli li costringano a fare sesso innaturale per trarne il maggior profitto possibile”, si lamenta Jana Hoger, specialista della Peta, un’organizzazione per la protezione degli animali.
In realtà l’accoppiamento forzato è una pratica comune nell’allevamento di cavalli da equitazione. Lo stallone non monta direttamente sulla cavalla, ma su un cosiddetto “fantasma”, che è in qualche modo simile all’apparato riproduttivo della cavalla. Il seme viene quindi raccolto, ulteriormente lavorato e inviato per l’inseminazione artificiale. Il problema è che D’avie cercando di montare il “fantasma”, è scivolato e caduto, ferendosi. Thomas Müller non era presente.