Intervista a Repubblica: «Mi accusano di essere permaloso, di non lasciar correre occasioni e commenti, ma io sono felice solo se do il meglio»

Victor Osimhen è stato criticato più volte per le sue intemperanze. Sia in campo che sui social. Nell’intervista rilasciata a Repubblica affronta anche questo tema. Ammette di non riuscire a lasciar correre, di attaccarsi ad ogni commento, anche su Twitter, ma difende anche il suo essere un ragazzo di 23 anni, il suo diritto alla leggerezza.
«Mi piacerebbe vincere insieme: Napoli, il Napoli e io. Condividere un viaggio. Ma per lo scudetto devo essere molto di più di un individual player. Allora sì che mi darebbe proprio soddisfazione e trovo che per la città sarebbe strepitoso. Il calcio di Serie A lo trovo competitivo, ogni domenica c’è una squadra che può sbatterti fuori. Mi criticano perché sono permaloso, perché non lascio correre, né un’occasione né un commento, ma io sono felice solo se do il mio meglio, il calcio è il 97% della mia vita, e se qualche volta sui social eccedo, lo faccio solo perché cerco leggerezza. Sono un ragazzo di 23 anni, avrò pur diritto a non essere profondo».