L’accusa sulle pagine di Libero dopo che anche la Svezia ha approvato il provvedimento, in Italia una proposta era stata fatta già alcuni anni fa, ma è rimasta tale

Libero prende lo spunto da quanto accaduto sabato scorso in Svezia dove, seconda nazione in Europa dopo la Norvegia, è stato abolito l’uso del frustino nel trotto, per rammentare, a quanti non lo ricordassero, che anche in Italia era stato portato avanti un disegno di legge in tal senso.
Già qualche anno fa, scrive il quotidiano, su iniziativa degli onorevoli Edoardo Fanucci e Paolo Cova – in quota Pd – venne depositato e approvato con consenso trasversale il ddl “Primavera”, che ne prevedeva la graduale abolizione e prendeva il nome da una cavalla, Primavera As, che gareggiando senza frusta aveva conquistato incredibili successi.
«Anzi, Pry è la mia migliore amica. Non ho mai usato la frusta né mai la userò per principi miei e perché quando corro mi piace farlo insieme al cavallo senza imporglielo, ma anche perché da ex atleta so che la gara è il gioco, deve piacere e divertire, anche nello sforzo psicofisico. Altrimenti il cavallo ha il diritto di voltarsi e dirci “scendi, corri tu”».
Racconta la proprietaria di Primavera, Jessica Pompa, sottolineando come l’abolizione di questo strumento sia un passo di civiltà e rispetto per i cavalli, ma anche una possibilità di rilancio per uno sport un po’ dimenticato
Il disegno di legge però non ha mai fatto passi avanti, critica Libero
giace nelle cantine di Camera e Senato. La proposta è più bipartisan che mai, in prima fila ci sono Michela Brambilla e l’onorevole leghista Elena Lucchini responsabile in Lombardia della Commissione per il Benessere Animale. Nessun ostracismo politico, dunque, niente veti dei partiti (anzi entusiasti di agganciare i consensi animalisti), ma solo scarsa visione e ignavia.