Il 4-0 a Milano. «A Firenze aveva vinto assecondando la vocazione al contropiede della squadra». Gli errori di Hysaj, la lentezza di Reina.

Il Corriere dello Sport analizza la disastrosa sconfitta della Lazio di Sarri contro il Milan, in Coppa Italia, per 4-0.
Lazio sarriana, nel vero senso della definizione. Se a Firenze si era coperta e aveva tirato indietro la linea difensiva con saggezza, a San Siro si è presentata con il baricentro altissimo: corta e compatta, raccolta in venti metri, con Luiz Felipe e Patric nel cerchio di centrocampo.
Come e perché Sarri si conceda, invece di assecondare la vocazione al contropiede della Lazio, non è chiaro. Sono evidenti, però, i danni provocati da una tattica suicida. E’ bastata una palla filtrante e in profondità di Romagnoli per mandare a rete Leao. Doppio errore: Hysaj ha perso la linea, tenendo in gioco il portoghese, poi si è aggiunto Reina. Come se non ci fosse. Il diagonale non era irresistibile. Lo spagnolo si è tuffato con una mancanza di esplosività nelle gambe che dovrebbe far riflettere in previsione della sfida di Europa League con il Porto. C’è un abisso a favore di Strakosha e si vede, che senso ha cambiare il portiere?