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Bastoni: «Fantacalcio? Ho smesso di giocarci, il fegato mi stava scoppiando»

A Dazn: «Dimenticavo la formazione e Bastoni mi prendeva sempre 5,5. Io al Milan? Assolutamente no, c’è lo 0,1% di possibilità che accada»

Bastoni: «Fantacalcio? Ho smesso di giocarci, il fegato mi stava scoppiando»
foto Hermann

Il difensore dell’Inter, Alessandro Bastoni, ha rilasciato una lunga intervista a Dazn in cui parla anche del suo rapporto con il fantacalcio, pratica sempre più diffusa anche tra i calciatori.

«Fantacalcio? Ho smesso perché avevo il fegato che mi stava scoppiando. Tra formazioni dimenticate e Bastoni che mi prendeva 5,5 ho dovuto smettere».

Sul derby di sabato:

«Ho la fortuna di vivere ogni partita con tranquillità, cerco sempre di concentrarmi e pensare a quello che devo fare in campo: credo che sia questa la mia forza. Non sono agitato, so gestire bene le emozioni. Non ho riti, se non quello di baciare i parastinchi dove ci sono le immagini della mia compagna e dei miei fratelli. Il mio tatuatore, accanito milanista, mi continua a dire da un mese ‘complimenti per la vittoria nel derby’. Il primo che ho giocato è quello del 3-0, poi ne ho vissuti alcuni in panchina ed è sempre andata bene. Speriamo di ripeterci questo sabato con qualche tifoso in più allo stadio».

Possibile, per Bastoni, un futuro al Milan? La risposta è categorica:

«Passare al Milan? No, assolutamente. Non c’è neanche lo 0,1% di possibilità che io possa fare questo percorso».

Su Ibra:

«Lo ammiravo quando avevo 10-11 anni, quindi fa strano. Però quando sei in campo non devi guardare in faccia a nessuno e fare del tuo meglio per annullare questi giocatori, soprattutto in un derby».

Questione stadio:

«San Siro col 50% è un buon vantaggio, speriamo di sfruttarlo. Avere uno stadio di proprietà sarebbe un vantaggio e un segnale da dare alle altre squadre. Detto ciò San Siro è un’icona incredibile. L’unica cosa che ci sta penalizzando è il terreno, che negli ultimi mesi ha subito delle ripercussioni che iniziano a pesare».

Sul Milan e le insidie del match:

«Theo il più veloce, Leao il più difficile da marcare. Chi prenderei dal Milan? Il Milan è una squadra di qualità, ma il gruppo e la compattezza creata all’Inter è super, mi tengo tutta la mia squadra».

E infine:

«Perisic? L’intesa con lui è tanta roba, in campo ci divertiamo. La prima maglia che ho chiesto è quella di Giorgio Chiellini».

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