Il commento alla richiesta di De Siervo ai calciatori: È da ridere: non deve essere certo il dipendente a trovare la quadra ai conti del padrone
Su Libero, Tommaso Lorenzini commenta le parole dell’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che in una recente intervista ha buttato “la bombetta”:
«Ci aspettiamo dai calciatori che anche loro riescano a concedere alle società uno sconto di almeno una mensilità nei confronti dei club perché questo è un momento catartico e serve un gesto concreto».
Lorenzini scrive:
“Insomma, siamo di fronte ai club che dicono ai calciatori (manodopera, asset e protagonisti dello spettacolo calcistico, non clienti): “Scusate, ci siamo sbagliati, vi stiamo pagando troppo, potete rinunciare a un po’ di stipendio?”. È da ridere: il calcio che vuol essere parificato a comparto industriale pensa di poter fare business così? Ad oggi, l’abnorme (vista la qualità) monte stipendi della serie A è 1,28 miliardi (-5% rispetto al 2020-21): troppo, ma non deve essere certo il dipendente a trovare la quadra ai conti del padrone. E non è col taglio di una mensilità che si risolvono problemi strutturali, né bussare a Palazzo per rifugiarsi nell’assistenzialismo di stampo grillino. Qualcuno nella stanza dei bottoni vuol forse proporre il “reddito di cittadinanza pallonara”?”.