La notizia è rimbalzata in tutta Europa e alla Uefa hanno compreso di aver esagerato. Riconosciuto un corso che lui ha tenuto a Madrid ad allenatori spagnoli.
La burocrazia fa brutti scherzi. È durata più o meno 48 ore la gag comica secondo cui Carlo Ancelotti non avrebbe potuto allenare per la mancanza di 15 ore di aggiornamento professionale che avrebbe fatto decadere la licenza. La notizia, lanciata dal Corriere dello Sport, ha rapidamente fatto il giro d’Europa e alla Uefa si sono svegliati e hanno compreso di aver esagerato. Si sono scusati con il tecnico e hanno accettato l’aggiornamento professionale che Ancelotti ha fatto a Madrid tenendo una lezione per gli allenatori spagnoli. In teoria il tecnico avrebbe dovuto sostenere l’aggiornamento professionale in Italia visto che è iscritto all’associazione allenatori italiani (da noi in genere fanno valere come aggiornamento professionale la giornata dedicata alla votazione e all’assegnazione della panchina d’oro). Ma lavorando a Madrid, lo ha sostenuto lì.
La burocrazia non risparmia nessuno, colpisce anche il calcio ad altissimo livello. In 48 ore l’allarme è rientrato, alla Uefa hanno compreso di aver esagerato. E tutto è rientrato. Almeno fino al 2023.