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Il padre di Djokovic: «Novak come Gesù, stanno cercando di crocifiggerlo e di farlo inginocchiare»

Conferenza stampa della famiglia: «Portato in un hotel per migranti, sporco, senza i suoi effetti personali. Trattato come un criminale»

Il padre di Djokovic: «Novak come Gesù, stanno cercando di crocifiggerlo e di farlo inginocchiare»
Londra (Inghilterra) 01/07/2018 - Wimbledon / foto Antoine Couvercelle/Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic ONLY ITALY

In difesa di Novak Djokovic arriva suo padre Srdjan, in conferenza stampa da Belgrado. Ha paragonato suo figlio a Gesù.

“Il nostro Novak, il nostro orgoglio. Novak è la Serbia e la Serbia è Novak. Stanno calpestando la Serbia e il suo popolo. Noi serbi siamo un popolo europeo orgoglioso. Nella storia non abbiamo mai attaccato nessuno, ci siamo solo difesi. E questo è ciò che Nova, orgoglio della Serbia e del mondo libero, sta facendo con il suo comportamento”.

Secondo quanto racconta la famiglia, il tennista ha trascorso la notte in una stanza dell’aeroporto di Melbourne in isolamento. Gli è stato lasciato il cellulare solo per 45 minuti, poi gli è stato impedito di comunicare con l’esterno per le successive tre ore e mezza.

Il fratello di Novak, Djordje, racconta:

“È stato portato in un hotel per migranti, sporco. Senza i suoi effetti personali. Gli hanno detto che glieli avrebbero restituiti prima del ritorno in Europa. È stato trattato come un criminale. È una persona corretta, in salute, è uno sportivo che non ha mai danneggiato nessuno e non ha mai violato le regole”.

Ancora il padre:

“Gesù è stato crocifisso… Ma vive ancora tra noi. Stanno cercando di crocifiggere Novak e di farlo inginocchiare”.

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