Conferenza stampa della famiglia: «Portato in un hotel per migranti, sporco, senza i suoi effetti personali. Trattato come un criminale»

In difesa di Novak Djokovic arriva suo padre Srdjan, in conferenza stampa da Belgrado. Ha paragonato suo figlio a Gesù.
“Il nostro Novak, il nostro orgoglio. Novak è la Serbia e la Serbia è Novak. Stanno calpestando la Serbia e il suo popolo. Noi serbi siamo un popolo europeo orgoglioso. Nella storia non abbiamo mai attaccato nessuno, ci siamo solo difesi. E questo è ciò che Nova, orgoglio della Serbia e del mondo libero, sta facendo con il suo comportamento”.
Secondo quanto racconta la famiglia, il tennista ha trascorso la notte in una stanza dell’aeroporto di Melbourne in isolamento. Gli è stato lasciato il cellulare solo per 45 minuti, poi gli è stato impedito di comunicare con l’esterno per le successive tre ore e mezza.
Il fratello di Novak, Djordje, racconta:
“È stato portato in un hotel per migranti, sporco. Senza i suoi effetti personali. Gli hanno detto che glieli avrebbero restituiti prima del ritorno in Europa. È stato trattato come un criminale. È una persona corretta, in salute, è uno sportivo che non ha mai danneggiato nessuno e non ha mai violato le regole”.
Ancora il padre:
“Gesù è stato crocifisso… Ma vive ancora tra noi. Stanno cercando di crocifiggere Novak e di farlo inginocchiare”.