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E’ morto Alocén, l’uomo che con un auto-canestro volontario cambiò la storia del basket

Nel 1962 in Coppa Campioni a Varese, il suo Real Madrid decise di perdere apposta per non andare ai supplementari. La Fiba fu costretta a cambiare il regolamento

E’ morto Alocén, l’uomo che con un auto-canestro volontario cambiò la storia del basket
foto Daniele Buffa/Image Sport

Lorenzo Alocén non è stato solo uno dei migliori giocatori spagnoli di basket. E’ stato anche uno che è passato alla storia di questo sport. E ora che è morto, a 84 anni, i giornali spagnoli ne celebrano la carriera tra Real Madrid e nazionale, ma soprattutto quella “cosa lì”: l’auto-canestro volontario. Alocén ha cambiato la storia del basket a suo modo, scrive As.

Andò così: 18 gennaio 1962, andata degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni Ignis Varese-Real Madrid. A due secondi dalla fine del match il punteggio è 80 pari. Il Real è stremato, Varese aveva terminato una rimonta epocale. C’è il supplementare da giocare, e il Real sa che lo perderà male, con un punteggio che probabilmente al ritorno sarebbe stato complicato da ribaltare. E allora Coach Ferrandiz invece di concentrarsi sulla vittoria della battaglia, pensa alla guerra. Chiama time-out e ordina a di fare auto-canestro. Di perdere subito, per vincere dopo. E quello procede: prende palla e si fa canestro da solo. Il Real perde di due punti e poi vincerà il ritorno a Madrid 83-62. I tifosi la presero malissimo, e i giocatori del Real dovettero rifugiarsi negli spogliatoi. Anche la Fiba reagì, e decise che da quel momento gli auto-canestri intenzionali sarebbero stati puniti con multe salatissime e una squalifica di due anni.

Per ironia della sorte Alocén è morto il giorno del 60esimo anniversario del più celebre auto-canestro della storia del basket, il suo.

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