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Mihajlovic: «Il carattere non può essere insegnato, per emergere devi avere la fame, quella fisica»

In conferenza stampa: «Vlahovic? Non ho paura di lui. Arnautovic non gioca, non vogliamo rischiarlo ma non ha lesioni»

Mihajlovic: «Il carattere non può essere insegnato, per emergere devi avere la fame, quella fisica»
Db Bologna 16/01/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sinisa Mihajlovic

L’allenatore del Bologna, Sinisa MIhajlovic, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina.

“Dobbiamo avere un equilibrio giusto, euforia, ma dobbiamo bilanciare i momenti belli come questi e dobbiamo restare concentrati con i piedi per terra. Sicuramente arriveranno momenti no, dovremo poi ricordarci di questi. Ci sono tantissime partite. L’equilibrio è la cosa più importante. La classifica è buona, ma corta: fai un paio di risultati positivi e voli e un paio di risultati negativi ti ritrovi parecchie posizioni più in basso”.

Su Arnautovic:

Sicuramente per domani non ci sarà. Sente ancora dolore e non vogliamo rischiarlo. Lo rivaluteremo più avanti, anche se escludiamo che ci siano lesioni e questo è positivo”.

Barrow giocherà al posto di Arnautovic?

“Ancora non lo so, giocheranno in due su cinque. Arnautovic non si può sostituire, perché è un giocatore che ha caratteristiche uniche. Anche con la Roma ha giocato poco, ma alla fine abbiamo vinto perché indipendentemente da chi gioca conta come ci si allena e come ci si approccia alla partita”.

Quanto deve crescere la mentalità nel nostro Paese sugli arbitri?

In Italia la mentalità deve crescere molto, ma l’importante è che i direttori di gara abbiano la coscienza pulita. Se sbagliano che sbaglino in buonafede come io posso sbagliare la formazione. L’arbitro può far bene o male, ma noi dobbiamo essere concentrati sul far bene e non sull’arbitro”.

La Fiorentina gioca un calcio a ritmi alti. Pensa di soffrire questa caratteristica?

“Quindi noi soffriamo le squadre che corrono molto? No, non penso proprio. Sicuramente sarà una partita diversa da quella con la Roma o con la Lazio. Sappiamo che sono aggressivi e ci vengono a prendere alti, ma sappiamo anche che questo modo di giocare li espone ad alcuni pericoli”.

Cosa pensa di Vlahovic?

“Mi fa piacere che un serbo stia facendo cosi bene, anche se non mi piace parlare dei giocatori degli altri. È un attaccante che sta facendo bene e sono contento per la mia Nazionale. Non ho paura di lui, perché non puoi avere paura su un campo di calcio, sono altre le cose di cui avere paura. Sarà difficile contenerlo perché è forte fisicamente ed è veloce, ma confido che i miei difensori facciano bene”.

La cattiveria è una cosa che si può insegnare?

Penso che il carattere non possa essere insegnato. Si può cercare di implementare in qualche situazione, ma ci sono limiti. Devi avere la fame, anche proprio fisica. Chi viene dai Paesi poveri come potrebbe essere il mio, sa di poter emergere. Se hai del talento, devi farci affidamento per poter emergere e scappare dalla povertà”.

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