Le pagelle alla gara di Abu Dhabi. Sull’arbitro: “La messa in onda dei messaggi radio ci ha spalancato gli occhi: in Formula 1 non decide l’arbitro, esiste la contrattazione
La Stampa dà le pagelle alla Formula 1. Ieri il Gran Premio folle di Abu Dhabi, che ha consegnato la vittoria all’ultimo giro a Max Verstappen.
A Lewis Hamilton va un bell’8. Sa perdere, scrive il quotidiano.
“Se avesse vinto, come sembrava ormai scritto, avrebbe comunque meritato il titolo anche lui. Per la prima volta ha trovato uno alla sua altezza che lo ha messo in difficoltà in quasi tutte le gare, a costo di finire fuori pista”.
“Gli scappa un «fuck» quando vede la safety car, ma è comprensibile. Bel gesto le congratulazioni al vincitore dopo tanto odio”.
Bocciata, invece la Mercedes (5 in pagella).
“Ha vinto male e perso peggio. Se invece di presentare due ricorsi cavillosi contro la Red Bull e Verstappen (entrambi respinti con perdite) avesse festeggiato l’ottavo Mondiale dei costruttori consecutivo avrebbe guadagnato in immagine e in simpatia”.
Va ancora peggio all’arbitro Masi, che prende un 4.
“La messa in onda dei messaggi radio della Fia ci ha spalancato gli occhi su un mondo sconosciuto: in Formula 1 non ci sono un arbitro che decide e i giocatori che obbediscono. Esiste la contrattazione. Questa insolita forma di democrazia ha offerto il peggio di sé a Gedda, quando alla Red Bull è stata offerta la retrocessione di Verstappen dietro a Hamilton. Male anche ad Abu Dhabi: la gestione della safety car ha indotto la Mercedes a presentare ricorso. Per l’ennesima volta il risultato in pista ha avuto uno strascico giudiziario”.
E su Schumacher jr.
“Come giudicare un pilota che in un anno non ottiene neanche un punto e che guida la peggiore macchina in pista?”.
“Da rivedere il prossimo anno con un mezzo di trasporto che assomigli a una Formula 1”.