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Tiago Pinto: «In Italia calciatori forti, Nazionale campione, ma nessuno capisce gli arbitri»

Il dg della Roma: «Il Milan ha meritato di vincere ma non si capiscono i criteri arbitrali. Ieri il rigore su Ibrahimovic non c’era»

Tiago Pinto: «In Italia calciatori forti, Nazionale campione, ma nessuno capisce gli arbitri»
Torino 01/08/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi

«In Italia ci sono calciatori di qualità, allenatori di qualità, la nazionale campione d’Europa, ma nessuno capisce i criteri arbitrali». Firmato Tiago Pinto direttore generale della Roma che il giorno dopo Roma-Milan parla a Sky.

«Il Milan ha disputato un grande partita e ha meritato la vittoria. Non parliamo dell’arbitraggio per nascondere la debolezza della Roma. Ma non possiamo nascondere quel che è successo ieri e quel che in generale è accaduto in queste prime undici partite. I criteri arbitrali sono sempre diversi, non si riesce a capire cosa dire a giocatori e allenatore. Situazioni uguali e decisioni diverse».

«Ieri il rigore su Zlatan non c’era. Il Var ha chiamato l’arbitro e ancora una volta, contro la Roma, l’arbitro ha fatto la stessa scelta. Poi c’era un rigore su Pellegrini per un contatto con Kjaer su cui il Var non è intervenuto. Eppure è intervenuto in Inter-Juve per un contatto molto più leggero. La Roma si sente danneggiata. In tutte le partite gli arbitri hanno lasciato giocare per attendere il giudizio del Var, purtroppo l’unica volta che non è accaduto, è stato sul gol di Abraham a Torino».

«Pellegrini ha saltato il derby per un doppio giallo contro l’Udinese, in una situazione che io ho visto tante volte in Serie A e per la quale non è mai stato applicato lo stesso metro.

«Siamo stati al livello di Juventus, Napoli e Milan, non voglio nascondere le debolezze della Roma parlando degli arbitri. Non vogliamo nasconderci, lavoriamo ogni giorno lavoriamo per migliorare».

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